L’amatissima Sandra Bullock è in lutto: è morto Bryan Randall, suo compagno da ben otto anni. I due stavano insieme dal 2015: è stato amore a prima vista fin da quando lui ha partecipato in qualità di fotografo al compleanno del figlio dell’attrice.

Chi era Bryan Randall, compagno di Sandra Bullock
Bryan Randall era un fotografo, un papà, un uomo di eccellenti qualità umane. Da 3 anni combatteva contro la Sla, un’impresa mantenuta quanto più possibile silenziosa, e questo anche grazie all’affetto di chi si è prodigato per la coppia.
L’annuncio della morte del compagno di Sandra Bullock è stato affidato al tabloid “People” tre giorni dopo la scomparsa di Bryan Randall. Al posto dei fiori per onorare il defunto, però, la famiglia richiede delle donazioni da versare alla Sla (in inglese Asl) Association e al Massachussets General Ospital in cui Randall era ricoverato.
Cos’è la Sla, la terribile malattia che ha colpito Bryan Randall
La Sla è un acronimo per Sclerosi laterale amiotrofica, detta anche malattia del motoneurone. Si tratta di una malattia neurodegenerativa che, con il tempo, inibisce e poi logora fino alla fine il sistema di movimento volontario.
Non c’è un tempo determinato che scandisce l’avanzamento della Sla: ogni paziente è diverso, e solo le visite neurologiche possono determinare lo stato della malattia. Nel caso di Bryan Randall, per esempio, il processo di degenerazione è durato tre anni.
La Sla, con il tempo, trasforma il corpo in una gabbia. Niente si intacca a livello di organi interni o, tantomeno, della volontà di chi soffre di Sla, che però perde progressivamente il controllo sui propri muscoli tra cui, pericolosissimi, quelli che regolano la respirazione e la deglutizione, costringendo il paziente a un’esistenza governata dalle macchine.
La Sla, in Italia, colpisce circa 6000 persone l’anno, in lieve preponderanza uomini attorno ai sessant’anni. Oltre alla propensione genetica non è stato possibile individuare delle cause scatenanti la malattia, che è sempre e comunque oggetto di studio.