Insieme alla sorella Angela diede vita al “re del terrore”, Luciana Giussani è uno dei personaggi più longevi del fumetto italiano, sempre calato nella società del suo tempo.
Davvero Angela e io abbiamo creato una “icona indelebile”? Pensavo fosse semplicemente un personaggio a fumetti, sia pur di successo.
Luciana Giussani
Era così, Luciana Giussani: diretta, sobria, poco amante delle sovrastrutture. Piena di amore per il suo lavoro e per il personaggio ideato dalla sorella Angela, ma senza presunzioni né autocelebrazioni. La sua scomparsa risale a vent’anni fa esatti. E da allora lo staff della casa editrice Astorina porta avanti le avventure di Diabolik, fedele al modello che le sorelle Giussani avevano formato nel corso degli anni.
Il primo numero di Diabolik
Il primo numero di Diabolik esce nel novembre del 1962 dalla felice intuizione di Angela Giussani. Era una donna estroversa e intraprendente, che nella Milano degli anni Cinquanta fa la modella, pratica diversi sport, ha il brevetto di pilota d’aereo e collabora alle iniziative editoriali del marito Gino Sansoni.
La sorella minore Luciana, che ha un carattere più razionale e meno dirompente, all’inizio prende una strada diversa. Finiti gli studi, trova un posto di lavoro come impiegata in una grande azienda. Ma è solo una fase di passaggio. L’avventura di Angela è troppo affascinante per non volerla condividere, così Luciana passa a lavorare con lei: da quel momento, dedica la sua esistenza alla loro creatura di carta.
Un episodio di Diabolik, qualsiasi episodio, nasce da più cervelli, da più mani. C’è chi ha lo spunto per il soggetto, chi lo arricchisce con una bella trama, chi inventa trucchi, colpi e fughe. Poi c’è chi stende la prima traccia della sceneggiatura, chi la rilegge, chi la ribatte a computer, chi ritocca l’ultima versione. A questo punto si può cominciare a disegnare. A matita. Il lettering (per lo più ancora oggi realizzato a mano) viene scritto prima del ripasso a china, così che la coerenza tra disegni e testi possa essere verificata quando ancora le correzioni sono – relativamente – possibili.
A questo punto il fumetto viene ripassato a china, i retini vengono sovrapposti al disegno… ma prima di andare in stampa l’episodio viene di nuovo letto e controllato. E salta sempre fuori qualcosa da correggere ancora, maledizione! Tutte queste fasi coinvolgono persone diverse, con diverse specializzazioni, e il risultato del lavoro di gruppo è l’uniformità di logica e stile cui i nostri lettori sono abituati.
Luciana Giussani, in un’intervista raccolta da Giuseppe Pili
L’amore di Luciana Giussani e quel po’ di gelosia per il “figlio di carta”
Dopo la prematura scomparsa di Angela, avvenuta nel febbraio 1987, Luciana resta sola alla guida dell’Astorina. Circondata dall’affetto e dalla lealtà dei suoi collaboratori tra cui spiccano i prolifici sceneggiatori Mario Gomboli e Patricia Martinelli, con cui ha un rapporto di amicizia profonda. Sono gli anni in cui Diabolik si apre al merchandising. Gli anni in cui viene varata la collana Diabolik Swiisss che ristampa l’intera collana originale dal primo numero. Sono gli anni in cui iniziano a uscire gli albi speciali estivi con storie di più ampio respiro rispetto ai tascabili tradizionali.
All’inizio Luciana è restia ad approvare queste novità proposte dai collaboratori, perché vede Diabolik un po’ come un figlio e non vuole “svenderlo” alle esigenze del marketing né ai trend editoriali del momento; ma poco alla volta si convince e dà il via libera, con successo. Nel 1999, stanca dopo tanti anni di lavoro, affida a Mario Gomboli la direzione della casa editrice. Muore il 31 marzo 2001.
La vita e la carriera
La vita e la carriera delle sorelle Giussani sono state più volte oggetto di studio. Fra i tanti contributi ricordiamo ad esempio L’uovo alla Diabolik, a cura di Egisto Quinti Seriacopi, catalogo dell’omonima mostra allestita nel 2006 a Casalecchio di Reno (Bologna), ricco di fotografie e cenni storici sulle due autrici milanesi, e il volume Le regine del terrore. Le ragazze della Milano bene che inventarono Diabolik di Davide Barzi (ed. Nona Arte, 2020), una biografia dettagliatissima nata da un accurato lavoro d’indagine.
Va inoltre menzionato il docufilm Diabolik sono io, uscito al cinema nel marzo 2019 per la regia di Giancarlo Soldi, in cui si traccia una storia del personaggio e della sua creazion. Vi sono inclusi rari materiali d’archivio della casa editrice e un’intervista alle sorelle Giussani riemersa dalle teche RAI. In attesa che, terminata la pandemia, arrivi al cinema il film Diabolik diretto dai Manetti Bros, in cui il re del terrore è interpretato da Luca Marinelli.