Finalmente è tornato live il Sundance Film Festival, l’occasione ideale per un ampio assortimento di storytellers e cinefili assetati di nuove prospettive e ben consapevoli di ammirare, sul grande schermo, storie che non tutti si prenderebbero la briga di narrare.
La promozione di film indipendenti
La peculiarità dell’evento in questione è quella di promuovere i film indipendenti, o “indie”, ovvero quelle pellicole, a prescindere dal fatto che siano lungometraggi, cortometraggi od opere a episodi, che sono state realizzate senza il contributo di una grande casa di produzione alle spalle.
Al giorno d’oggi, il Sundance Film Festival è considerato uno dei primi cinque eventi cinematografici più importanti al mondo (insieme a Cannes, Venezia, Toronto e Berlino).
Per “film indipendente” si intende qualsiasi lungometraggio o cortometraggio realizzato senza uno studio importante o una grande società di produzione alle spalle (dunque spesso sono destinati ad avere a disposizione un piccolo budget, addirittura poche migliaia di dollari, il cosiddetto “micro-budget”). A coglierne le potenzialità (specie quelle riguardati le tematiche narrate) è stato Robert Redford che, nel 1981, fondò il Sundance Institute (non a scopo di lucro) la cui mission era, ed è tuttora, quella di “promuovere nuove voci nella narrazione americana. […] L’Istituto ospita una varietà di programmi pubblici per amplificare le voci originali, ispirare nuove idee e radunare la nostra comunità a sostegno della narrazione indipendente”.
I film indipendenti, un manifesto sociale
La cinematografia indipendente non è pop, non ha finalità rivolta a del merchandising, sembra quasi non voler ricercare una popolarità smodata, ma è portatrice di forti messaggi sociali e di attualità, è emblema di diversità e libertà: i contenuti che vengono proposti, infatti, non sono sempre presenti nei cosiddetti film “mainstream” e sono ideati affinché lo spettatore possa riflettere su argomenti delicati o problematiche presenti all’interno della società globale. Propendere, dunque, verso un cinema che non vuole diventare blockbuster, un campione d’incassi, ma mezzo di riflessione.
Perché sostenere il cinema indipendente del Sundance Film Festival
Ecco perché, nonostante un evidente numero di pubblico inferiore rispetto ai grandi eventi cinematografici, uno degli effetti più interessanti del Sundance Film Festival è quello della coesione che si instaura tra i vari partecipanti kermesse: la stessa consapevolezza del budget ridotto, spesso, guida a delle collaborazioni tra i vari soggetti del settore.
È importante, infatti, sostenere questa tipologia di cinema a partire dalle sue origini, quindi se possibile aiutando la realizzazione pratica dei film in questione, passando poi per le occasioni come quelle del Sundance Film Festival (o quelle di premiazioni come gli Independent Spirit Awards, la cui votazione è aperta al pubblico), fino alle visioni in sala, magari su una comoda poltrona di un piccolo cinema d’essai.