Il 10 febbraio è stata inaugurata Light is Life – Festa delle luci A2A in Piazza Loggia a Brescia con un ospite d’eccezione Marcell Jacobs che ha dato ufficialmente inizio alla manifestazione.
Il 17 febbraio si terrà l’inaugurazione di Bergamo in Piazza Vecchia dove il coro del conservatorio Gaetano Donizetti accompagneranno le proiezioni video generate da un’intelligenza artificiale che trasformeranno il Palazzo Nuovo.
BGBS23: un percorso immersivo ed emozionale
L’evento organizzato da A2A rientra nel programma di Bergamo e Brescia Capitale italiana della Cultura 2023, una festa patrocinata dai comuni delle due città che ha come obiettivo la creazione di sinergie produttive che possano coinvolgere le istituzioni formative e culturali presenti sul territorio.
L’evento di Brescia in programma dal 10 al 19 febbraio è organizzato in collaborazione con il Comune di Brescia e la Fondazione Brescia Musei e prende ispirazione dal festival di light art pensato dal Comitato amici del Cidneon nel triennio 2017-2019.
Uno dei luoghi della festa Light is life è Piazza Loggia nella quale un 3d mapping del collettivo Unità C1 anima il Palazzo della Loggia con immagini create usando i materiali digitali della Fondazione Brescia Musei e rielaborati con l’ausilio dell’intelligenza artificiale
Il Capitolium, il tempio romano in via dei Musei, è un altro dei luoghi coinvolti nella manifestazione con la sua installazione ispirata alla Vittoria Alata pensata e ricreata da Angelo Bonello in una chiave nuova e contemporanea, generando un contrasto con la classicità del luogo.
Il Castello di Brescia: un viaggio nel fantastico
Il Castello sul colle Cidneo, vicino al centro storico di Brescia, è il punto nevralgico della festa delle luci che con le sue 15 installazioni guida lo spettatore alla scoperta del castello e lo trasporta in un mondo onirico e fortemente suggestivo.
L’ingresso al castello è il punto di partenza di questo viaggio immaginifico: un portale di luce di Daniele Davino che guida lo spettatore a varcare la soglia d’ingresso per dare inizio al suo percorso alla scoperta delle installazioni presenti all’interno del castello.
La prima opera che si presente allo spettatore è Sign di Paul Vendel e Sandra de Wolf una rappresentazione evocativa del fuoco. Lunghe lance elettriche alte 9 metri si illuminano a ritmo generando un effetto simile al fuoco, che incuriosisce e coinvolge lo spettatore fin dal primo istante e che genera un’esperienza collettiva.
L’installazione interattiva Birds Fly Around With You di Masamichi Shimada parte dal rapporto uomo – animale ed è composta da più sagome luminose a forma di uccelli disposte in cerchio e i visitatori che si avvicinano innescano la macchina che genera il movimento degli uccelli; più persone si muovono e più uccelli voleranno.
Un’azione che genera una risposta e la rappresentazione dello stretto rapporto tra uomo e natura e di come le azioni quotidiane dell’umanità abbiano inevitabili, e molto spesso profonde, conseguenze sulla natura.
La parola greca Horama significa panorama, vista di un paesaggio ed è proprio questo il titolo dell’opera di Chiara Arrigoni e Martina Nodari Horama che vuole essere un omaggio al paesaggio naturale di Brescia con le sue colline, i suoi laghi, le sue montagne, rappresentati metaforicamente dai materiali e soprattutto dai colori dell’installazione.
Proseguendo nel percorso un grande marinaio di luce accoglie e invita gli spettatori: Hello Goodbye di Marco Lodola, uno degli artisti contemporanei italiani più famosi e fondatore del movimento del nuovo futurismo. Un marinaio, simbolo del viaggiatore costantemente in moto, che come dice anche il titolo, saluta i viaggiatori in partenza e allo stesso tempo accoglie chi ritorna.
Storie di luce è realizzata dagli artisti delle Accademie LABA e Santa Giulia di Brescia ed è incentrata sul tema “Risorgimento: una storia comune”, un termine che caratterizza particolarmente la città di Brescia sia per quanto riguarda il periodo storico nel quale la città è stata protagonista dell’indipendenza e dell’unità nazionale, ma anche in riferimento all’era post pandemia, una rinascita culturale e sociale che si concretizza anche nella scelta di Bergamo e Brescia capitale della cultura 2023.
Chila Kumari Singh Burman è l’autrice dell’opera più colorata del percorso Remembering a brave new world, pensata appositamente per il luogo che la ospita, ovvero il cortile del mastio. Un’installazione in technicolor ricca di riferimenti al femminismo, all’attivismo politico, ai ricordi di famiglia, temi cari all’autrice che ritornano nelle sue opere.
Affinity è l’opera interattiva del collettivo Amigo & Amigo fondato nel 2012: un’insieme di sfere luminose collegate l’una all’altra ispirata al cervello umano. Ogni sfera rappresenta un ricordo e quando lo spettatore la tocca la luce viaggia attraverso la scultura, accendendo metaforicamente un ricordo che si unisce al “ricordo” generato dal movimento di qualcun altro. Un caleidoscopio di colori sempre diverso che coinvolge direttamente lo spettatore.
Le opere di Angelo Bonello esposte nel percorso sono tre: Big Ballerina, icona di bellezza e rappresentazione della dura disciplina come mezzo per raggiungere un’ideale di perfezione e Le cose che non possiamo dimenticare un’insieme di voci di cittadini bresciani che trasportano lo spettatore in un viaggio fortemente emotivo nei ricordi e nella memoria. Infine troviamo Run Beyond la rappresentazione di un uomo che salta, un incoraggiamento metaforico a superare i limiti imposti da se stessi.
L’opera Borealis di Michele Barzan e Franco Lorenzi regala nuova luce alla fossa viscontea del castello, dove giochi di luce creano un momento suggestivo e modificano lo spazio nel quale è inserita. Proseguendo tre sculture sedute su una panchina illuminati dalla luce dei loro smartphone: è l’opera Absorbed by light di Gali May Lucas, una riflessione sulla contemporaneità e sull’estrazione derivata dall’uso improprio della tecnologia.
La chiusura perfetta per un percorso coinvolgente è Floating Earth che si staglia in mezzo al verde, è l’opera di Luke Jerram, una nuova prospettiva del pianeta Terra.
Uno spettacolo mozzafiato per Bergamo Brescia Capitale della Cultura 2023
La festa delle luci è uno spettacolo mozzafiato, un percorso alla scoperta dell’arte e un incoraggiamento alla riflessione su molti aspetti della quotidianità, ma anche un incoraggiamento a ripartire, rinascere e non fermarsi di fronte a nulla per ricostruire su ciò che sembrava perduto per sempre, tema alla base della scelta di Bergamo e Brescia come Capitali della Cultura 2023.