La narrativa del fantastico, nelle sue declinazioni, è fra quelle più bistrattate in Italia: fatti salvi pochi classici ormai entrati nella letteratura “ufficiale”, i romanzi fantasy non godono di grande considerazione. Eppure libri fantasy da leggere ce ne sono eccome; lontani dalla realtà meno di quanto si creda, e ricchi di inventiva e di personaggi unici più di quanto si voglia ammettere.
La nascita del fantasy classico
La narrativa fantastica affonda le radici nel poema cavalleresco, nel folklore popolare, nell’epica classica e perfino nei libri sacri delle tradizioni religiose di tutto il mondo. Ma per letteratura fantasy di solito si intende quella nata nel Novecento, quella nota per autori come Robert Howard (la saga di Conan il Barbaro), J.R.R. Tolkien (Il Signore degli Anelli), C.S. Lewis (Le Cronache di Narnia), Robert Jordan (La Ruota del Tempo), Marion Zimmer Bradley (la saga di Avalon), Ursula LeGuin (la saga di Terramare). Nelle loro opere si riconosce un impianto classico, sebbene con le ovvie differenze e sfumature. Sono storie di ampia portata con trame e sottotrame complesse, battaglie epiche, eroi che devono superare insidie spaventose. Senza dimenticare il filone del fantasy per ragazzi e quello per gli YA, che in parte riprende il genere del romanzo di formazione.
A proposito di romanzi per ragazzi: fra i libri fantasy da leggere, Harry Potter si può già considerare un classico? Secondo noi sì: non solo per la sua diffusione ma perché, pur avendo appena ventiquattro anni di storia editoriale, segue uno schema abbastanza tradizionale… ma con qualche spunto proiettato nel futuro, come vedremo fra poco.
Un genere multiforme
Il mondo non è mai stato in bianco e nero, ma oggi come oggi le scale di grigio sono ancora più evidenti. Storie in cui buoni e cattivi sono ben distinti ci aiutano a conservare dritta la barra, ma diversi libri fantasy da leggere hanno confini sfumati e rappresentano meglio la situazione attuale. Il successo del Trono di Spade, ad esempio, è dovuto anche all’impossibilità di etichettare in modo univoco vari personaggi. Stessa cosa per il ritorno di interesse verso Michael Moorcock e il suo Elric di Melniboné, principe albino lontano dall’icona tradizionale dell’eroe.
Optano per un fantasy ricco di chiaroscuri e di intrecci complicati anche Brandon Sanderson (la saga di Mistborn) e Robin Hobb (la saga dell’Assassino). E trovano spazio la diffusione del sotto-genere grimdark, in cui si muovono protagonisti cinici, a metà fra il bene e il male, e il ritorno dello sword and sorcery puro, con rozzi guerrieri, briganti da strada e bettole malfamate. Senza dimenticare qualche personaggio multidimensionale in Harry Potter: il passato di Voldemort non ne giustifica la malvagità ma almeno la spiega, le piccole crudeltà giovanili del padre di Harry e dei suoi amici gettano una luce nuova sul professor Piton e sul suo carattere.
I libri fantasy da leggere nel nuovo millennio
C’è fermento nell’ambito del fantasy e della fantascienza, soprattutto oltreoceano dove questi generi sono meno soggetti a pregiudizi di quanto non accada nel vecchio continente (dove però è emersa una gemma inaspettata, la francese Christelle Dabos con i Fidanzati dell’Inverno). Molti dei premi letterari fantasy più noti hanno visto trionfare autrici di grande spessore, prima fra tutte N.K. Jemisin con la Trilogia della Terra Spezzata ma anche Ann Leckie, Kathryin Eddison, Naomi Novik, Charlie Jane Anders, Mary Robinette Kowal. Non tutte sono ancora state tradotte in italiano, né è certo che lo saranno. È certo, però, che anche loro stanno concorrendo all’evoluzione del genere, trattando temi complessi e figli del nostro tempo. Il fantasy non è quel luogo estraneo alla realtà che alcuni ancora credono.