Il lettore forte non se ne capacita, e ha tutta la mia solidarietà, ma dobbiamo farcene una ragione: non a tutti piace leggere. Cosa che tanto più dispiace, quanto più teniamo a una determinata persona non-lettrice e vorremmo aprirle un mondo di emozioni. Si potrebbe tentare con un regalo. D’accordo, ma come indovinare quello giusto? Quali sono i libri da regalare a chi non legge?
I grandi classici? Anche no
Vediamo anzitutto quelli da non regalare, e la lista è lunga. Anzitutto NO i grandi classici, quelli che hanno fatto la storia della letteratura: se una persona non è abituata a leggere, ci sono altissime probabilità che li trovi pesanti. E non solo quelli voluminosi alla Guerra e Pace: anche i piccoli grandi classici, come Lo strano caso del dottor Jeckyll e Mister Hyde di Stevenson oppure La metamorfosi di Kafka, per un non-lettore sono inevitabilmente datati dal punto di vista linguistico.
NO anche a romanzi considerati meno nobili ma che hanno avuto grande successo molto tempo fa, per ragioni simili: Sandokan potrà essere stato il vostro personaggio preferito quando eravate ragazzini, ma leggere adesso i libri di Salgari ne rivela molti limiti. Perfino un romanzo avventuroso e appassionante come Il conte di Montecristo di Dumas, oltre alla mole, deve oggi fare i conti con uno stile e un tipo di costruzione che può intimorire un non-lettore.
NO, infine, a quelli che hanno fatto innamorare voi della lettura: se dovete scovare dei libri da regalare a chi non legge, non contano i vostri gusti, contano i suoi. Regalare Il trono di spade a un amante dei film di cronaca giudiziaria non si direbbe un gran mossa.
I best-seller possono essere libri da regalare a chi non legge
Sarà dura ammetterlo per un lettore forte, abituato a scovare piccoli gioielli di lettura fra micro-editori e associazioni culturali, ma un primo tentativo potrebbe essere quello del best-seller. A meno che proprio l’amico non-lettore sia uno strano soggetto anticonformista, bastian contrario e alternativo, se mezzo mondo ha amato certi autori e certe storie, ci sono buone probabilità che quegli autori e quelle storie piacciano anche a lui. Ma, attenzione, sempre senza partire con dei mattoni. Cioè, best-seller non significa per forza un tomone come It di Stephen King. Può significare una favola distopica come La fattoria degli animali di Orwell, oppure una storia malinconica come Il vecchio e il mare di Hemingway, o anche un testo provocatorio come Il giovane Holden di Salinger. Libri per nulla banali: non troppo difficili, ma capaci di toccare corde interiori.
Con il cuore in gola
Un’altra possibilità è tentare con libri in cui il lettore si lascia coinvolgere dalla vicenda perché, una volta affezionatosi al/alla protagonista, teme per lui/lei, oppure perché c’è un mistero e vuole arrivare alla soluzione. Thriller e polizieschi di solito funzionano bene: ci sono romanzi più che gradevoli in questo ambito, ad esempio quelli di Andrea Camilleri (la serie del Commissario Montalbano) oppure di Marco Malvaldi (la serie del Bar Lume) o anche di Alice Basso (la serie della ghostwriter). O, altra possibile soluzione come libri da regalare a chi non legge, optare per libri che rispecchino gli interessi dell’amico: cucina, sport, storia, viaggi… la scelta è vasta. L’importante è procedere per piccoli passi, senza pretendere la conversione immediata: a leggere si impara un po’ alla volta.