La libreria Acqua Alta: si trova a Venezia, nel sestiere di Castello, a pochi passi da Campo Santa Maria Formosa, una delle librerie indipendenti più famose al mondo.
Libreria Acqua Alta, una libreria speciale
Entrando in questo luogo, che rapisce ormai da diciannove anni gli amanti dei libri di tutto il mondo, non si può evitare di sentirsi piacevolmente sopraffatti dalla moltitudine di volumi che, in maniera apparentemente caotica, riempiono gli scaffali e le imbarcazioni dismesse collocate nei posti più inaspettati, creando un labirinto surreale, dove i libri sono i veri protagonisti. Qui incontro Lino, il figlio di Luigi Frizzo, titolare della libreria, la dipendente Diana, e i veri padroni di casa: Tigre, Mussi, Dominique, Coco e Cappuccino: cinque meravigliosi gatti che si aggirano indisturbati tra i libri, contendendosi le coccole dei clienti.
Lino, come ha avuto origine questa libreria, così particolare?
Questo è il terzo negozio che mio padre apre a Venezia. Il primo, “Novalis”, si trovava vicino al Ponte dei Greci, poco lontano da qui, il secondo – “Libreria ai Miracoli” – è tutt’ora in attività in Campo Santa Maria Nova. Aveva un piccolo plateatico e mio padre esponeva in strada i numerosi libri dentro a cassette di legno. Iniziava alle nove a mettere fuori la merce e quando finiva era già ora di tirare tutto dentro, prima di chiudere per il pranzo. Prendeva la multa un giorno sì e uno no, perché si allargava sempre oltre ai limiti della sua concessione…
Mio padre cercava da tempo un luogo più grande, dove sistemare tutti i libri in suo possesso, che riempivano un grande magazzino. Appena gli proposero questo luogo, accettò seduta stante. Non aveva ancora idea di come chiamare la nuova libreria. Quando un amico venne a vedere il posto per la prima volta, gli chiese se fosse impazzito, perché questa é una delle zone della città più soggetta alle mareggiate dell’acqua alta. Lui, senza scomporsi, per tutta risposta, gli disse: bene, vuol dire che la chiameremo “Acqua Alta”. Ecco, quella che per tutti è la libreria Acqua Alta.
Come nasce l’idea della libreria Acqua Alta
Molti dei vostri volumi nella libreria Acqua Alta sono stati collocati in insoliti espositori: la loro funzione è puramente scenografica o si tratta di un escamotage per metterli in salvo dall’acqua alta?
L’idea è nata per una questione di praticità, proprio per riuscire a proteggere i libri quando il pavimento del negozio è allagato. Non nego però che, con il tempo, ci siamo fatti prendere la mano e questi “espositori” sono diventati una delle caratteristiche della nostra libreria. Ad esempio, la sezione storia si trova dentro a una scialuppa di salvataggio. Anche i libri per i ragazzi hanno la loro barca, mentre vicino al bancone abbiamo alcune vecchie vasche da bagno.

Nel bel mezzo della libreria Acqua Alta si trova addirittura una gondola. Come avete fatto a portarla qui dentro?
Visto che lo spazio era davvero molto grande, mio padre ha preso al volo l’occasione di acquistare una vecchia gondola dismessa. Si tratta della più famosa imbarcazione a remi veneziana; è lunga quasi dodici metri ed è molto costosa, ma mio padre è riuscito ad averla ad un buon prezzo. È stata una vera impresa trasportarla nella libreria; sono state coinvolte circa quaranta persone. L’abbiamo tirata fuori dall’acqua nel vicino campo Santa Maria Formosa, ma è stato necessario portarla a braccia per un tragitto di circa duecento metri. Finché abbiamo percorso la Calle Lunga, è andato tutto bene, ma, al momento di girarsi per arrivare al campiello prospiciente la libreria, sono arrivate le difficoltà: per farla passare, abbiamo dovuto alzarla quasi in posizione verticale. Il nostro vicino, che vende maschere artistiche, era convinto che avremo sfondato una delle sue belle vetrine!
Una delle librerie indipendenti più belle al mondo
E cosa mi dici della scala di libri e della gondola ormeggiata nel canale, vicino alla porta d’acqua?
L’idea della scala è venuta a mio padre perché, per via del muro di cinta che protegge la corte dall’acqua, non si riusciva a godere della bellissima vista sul ponte di ferro che attraversa il caratteristico canale, set di molti film e spot pubblicitari. Di recente, Tom Cruise ha girato l’ultimo “Mission Impossible”. Lo staff ha utilizzato la nostra libreria per fare delle riprese e conservare il materiale di scena. Mio padre pensava di comprare una scala a pioli, ma poi ha visto in un angolo delle vecchie enciclopedie che sarebbero dovute andare al macero e gli è venuta l’idea di costruire la scala proprio con i libri! È uno dei luoghi più famosi e fotografati della libreria.
Ci sono voluti anni per darle l’aspetto che ha oggi, e nel tempo si è spanciata: abbiamo dovuto fare dei rattoppi per farla stare su. La gondola ormeggiata nel canale, invece, doveva essere un luogo di lettura, ma si è tramutata in un “angolo foto”… Il felz, la copertura che viene applicata sopra a queste imbarcazioni per proteggere dalle intemperie i passeggeri, proviene dal set di uno degli ultimi film dedicati a Casanova.

Che genere di clientela frequenta la libreria?
In condizioni di normalità, nei giorni festivi e nei week end la libreria viene letteralmente presa d’assedio dai turisti. Dopo che, nel 2015, la BBC ha proclamato questo luogo una delle librerie indipendenti più belle del mondo, seconda solo alla “Powell’s City of Books” di Portland, siamo stati inseriti in molte guide. Di solito c’è gente ovunque: non sono tutti clienti, s’intende. Molti – li definiamo utenti – vengono soltanto per scattare qualche foto negli angoli più caratteristici della libreria. Si fermano nel campiello vicino all’entrata a parlare: spesso i vicini si lamentano, e li capisco.
Ci sono giorni in cui non abbiamo nemmeno il tempo di respirare. Agli amici, dico sempre di venire durante la settimana, favorendo le prime ore della mattinata. A causa dell’emergenza Covid, la città si è svuotata dai turisti. I pochi residenti rimasti, quindi, riescono a visitare con tranquillità la libreria, e noi assaporiamo il piacere di dedicare loro del tempo e di scambiare quattro chiacchiere insieme.
Le celebrità che sono passate per Acqua Alta
Immagino che la libreria Acqua Alta abbia attirato anche personaggi famosi. Ci sono celebrità tra i vostri clienti abituali?
Il fotografo Steve McCurry viene spesso a trovarci. Red Canzian dei Pooh è un altro cliente affezionato: quando si è esibito a San Remo nel 2020, è stata trasmessa una sua foto che lo ritraeva nella nostra corte. L’attrice Rebecca Louisa Ferguson, durante le riprese di “Mission Impossible”, è venuta in visita e ha apprezzato molto una delle nostre sezioni… L’ultimo personaggio famoso che abbiamo ospitato è stato l’attore Alessio Boni, in città per le riprese di “1600 Venezia Speciale Anniversario”, andato in onda su Rai 2 lo scorso 25 marzo, per festeggiare il compleanno della città.Di Boni e di tutto lo staff mi ha colpito la grande gentilezza e cordialità.

Cosa è successo durante la terribile acqua alta eccezionale che nel 2019 ha colpito la città, causando ingenti danni ai negozi e alle abitazioni?
È stata una devastazione. L’acqua qui inizia ad entrare quando la marea sale di 90 centimetri sopra al livello del mare. Con 110 centimetri, tutta la libreria è allagata. Immagina cosa è successo la notte tra il 12 e il 13 Novembre, quando l’acqua è salita di 187 centimetri, con una velocità impressionante, a causa del forte vento e della pioggia battente. Non era prevista una quota così elevata, e in libreria non c’era nessuno. Io ero fuori città, e quando Diana si è precipitata munita di stivali da pesca alti fino alla coscia, non ha potuto fare altro che andarsene, perché l’acqua era talmente alta, che le entrava dall’apertura degli stivali. Abbiamo subito un danno molto elevato e abbiamo perso moltissimi libri.
Qui a Venezia i rifiuti vengono asportati con degli enormi barconi: ce ne sono voluti tre, per i libri che abbiamo dovuto buttare via. C’è un lato positivo, però, in questa triste vicenda. In maniera del tutto inaspettata, le persone, e non parlo solo di veneziani ma di tutti i veneti, si sono organizzati per aiutare le chi era in difficoltà. In centinaia sono accorsi per aiutare a sistemare il locali al piano terra colpiti e a smaltire gli oggetti e i mobili distrutti dall’acqua. Sono stati giorni duri e faticosi, ma avevamo accanto persone che hanno lavorato senza interruzione, aiutandoci a sistemare la libreria in sole tre settimane. Da soli ci avremmo impiegato almeno tre mesi. I giovani che si sono organizzati in quattro e quattr’otto coordinandosi grazie ai social sono stati tanti: il loro intervento è stato davvero commovente per la libreria Acqua Alta.
Acqua Alta: un ordine preciso nel caos
Faccio l’ultima domanda a Diana, una delle dipendenti della libreria, che, nel frattempo, è arrivata. Diana, ma come fate a trovare i titoli richiesti dai clienti in mezzo a questa moltitudine di volumi?
Non si direbbe, ma c’è un ordine preciso nel caos. Anche se di primo impatto i clienti si sentono sopraffatti dai tanti libri esposti in maniera non proprio ordinata, dopo una prima occhiata, si accorgono che, in realtà, c’è un criterio dispositivo studiato per aiutarli a trovare ciò che cercano. I libri sono suddivisi per settori e a volte per autore. Mi diverte leggere sui loro volti uno sguardo carico di stupore, quando offro loro il libro del quale sono alla ricerca, pochi minuti dopo che me lo hanno chiesto, senza consultare un computer.

Clara Zennaro