Foreste, oceani e isole sperdute, ma anche città più o meno esotiche, vallate che sembrano incantate e isolate lande ventose: la letteratura di viaggio ci permette di conoscere infiniti scenari senza alzarci dalla nostra poltrona preferita. O magari è proprio quello che ci spinge a farlo.
Da Marco Polo a Tiziano Terzani la letteratura di viaggio riporta le esperienze personali dell’autore
La letteratura di viaggio è detta anche narrativa di viaggio e può avere l’aspetto di un diario, ma il contenuto varia sensibilmente a seconda del periodo in cui è stata scritta e dalla sensibilità dell’autore. Fanno parte di questa categoria libri che illustrano paesi, persone e situazioni, ma anche esperienze culinarie e impressioni personali, soprattutto se si tratta di mete esotiche e molto diverse dall’ambiente in cui il viaggiatore è abituato a vivere. Questi libri non sono guide turistiche, ma entrano a pieno diritto nella narrativa per il loro valore artistico e letterario.
Nel passato
Intorno al 1300, Marco Polo volle fissare su carta tutti i suoi ricordi del lungo viaggio e del soggiorno nella Cina dei Mongoli. Nacque così il Milione e con lui la letteratura di viaggio. Nel 1336 Francesco Petrarca narra la sua scalata del Monte Ventoso, fatta senza fini pratici ma solo per il gusto di elevarsi, anche simbolicamente.
Nel diciannovesimo secolo i nobili devono dedicarsi al Grand Tour, un viaggio attraverso l’Europa, per poter essere accolti in società. Da queste esperienze nascono molti volumi annoverabili come letteratura di viaggio: uno fra tutti Il viaggio in Italia (1817) di Johann Wolfgang von Goethe.
I contemporanei
Fra gli autori contemporanei dediti ai racconti di viaggio spicca sicuramente Jack Kerouac: il suo romanzo Sulla strada rimane un riferimento indelebile. Per chi vuole avvicinarsi a questo genere possono essere interessanti William Least Heat-Moon, Bruce Chatwin, Eric Newby, Wilfred Thesiger, Lawrence Osborne e Colin Thubron.
Fra gli autori italiani troviamo Beppe Severgnini, Walter Bonatti e Giorgio Bettinelli. Anche alcuni giornalisti si sono dedicati alla letteratura di viaggio con un notevole successo: Guido Piovene, Sergio Ramazzotti, Matteo Pennacchi, Paolo Rumiz e Tiziano Terzani.
La letteratura di viaggio è un ottimo strumento per accrescere la nostra conoscenza, ma è anche una molla che ci spinge ad agire. Leggere di luoghi sconosciuti apre la nostra mente e stuzzica la nostra curiosità.