Per i lettori forti, e non solo, leggere prima di dormire è un’abitudine sacra. Un modo per concludere la giornata e per prepararsi al meritato riposo.
La preparazione al sonno
La lettura è un’attività che presuppone una certa dose di impegno mentale. C’è chi si dedica a questa attività prima di dormire anche solo con lo scopo di stancarsi un po’, e in modo piacevole, così da abbandonarsi poi a un sonno davvero profondo. Ma ovviamente non è tutto qui: la lettura serale aiuta a rilassarsi, a scaricare la mente dalle preoccupazioni e dagli impegni della giornata. Pare addirittura che contribuisca a diminuire la quantità di cortisolo (il cosiddetto “ormone dello stress”) presente nell’organismo e a ridurre le probabilità di sviluppare patologie come depressione o ansia.
L’immersione in un mondo di fantasia, il coinvolgimento nel seguire le vicende, l’immedesimazione nei personaggi, ci offrono la possibilità di entrare in una dimensione completamente diversa dal resto della vita quotidiana. Inoltre ci tengono lontani da altri passatempi che, al contrario, tendono a sovraeccitare la mente invece che a rilassarla: ad esempio, social network e videogiochi. Infine, se leggere prima di dormire non è solo un’attività occasionale ma diventa una routine vera e propria, i suoi effetti benefici aumentano esponenzialmente.
L’importanza del rito
Ce lo ha insegnato la Volpe del Piccolo Principe: i riti ci fanno bene, scandiscono la nostra vita rendendola più intensa e amabile.
“Che cos’è un rito?” disse il Piccolo Principe.
“Anche questa è una cosa da tempo dimenticata”, disse la volpe. “È quello che fa un giorno diverso dagli altri giorni, un’ora dalle altre ore. C’è un rito, per esempio, presso i miei cacciatori. Il giovedì ballano con le ragazze del villaggio. Allora il giovedì è un giorno meraviglioso! Io mi spingo sino alla vigna. Se i cacciatori ballassero in un giorno qualsiasi, i giorni si assomiglierebbero tutti, e non avrei mai vacanza”.
Antoine de Saint-Exupéry, “Il Piccolo Principe”
Naturalmente le abitudini, i riti, erano importanti anche prima che ce ne parlasse la Volpe; esistono dall’alba dei tempi. Hanno ancor più valore in un mondo, come quello odierno, in cui spesso si vive in modo frenetico e non si ha mai a disposizione tutto il tempo che si vorrebbe. E in cui il sonno e la veglia non sono certo regolati dai ritmi della natura, dalle ore di buio e da quelle di luce. Stabilire un rito, prendere un’abitudine importante, è un modo per dire al nostro corpo e al nostro cervello di non preoccuparsi, che comunque si svolga la giornata, al termine ci sarà sempre quel ritaglio di tempo (più o meno esteso) dedicato a noi stessi, alla fantasia, al sogno ad occhi aperti. Insomma alla prassi di leggere prima di dormire.