Questa sera si svolgerà il quarto appuntamento della rassegna organizzata dal Comune di Seriate in collaborazione con l’Associazione Suonintorno, dove protagonista è la JW Orchestra. La serata propone un’originale interpretazione di brani latin jazz.
L’inizio dello spettacolo è previsto per le ore 21,15 con biglietto a 10 euro.
Prima del latin jazz: un genere che nasce come ponte tra i continenti
Il jazz nasce dall’incontro delle tradizioni musicali di due mondi molto differenti tra loro, l’Occidente e l’Africa. Mondi che, da sempre, convivono in un grosso disequilibrio legato soprattutto al colonialismo, allo sfruttamento delle risorse e allo schiavismo.
Queste vicende, nei secoli scorsi, hanno messo in contatto realtà all’apparenza inconciliabili. Come spesso accade (la musica della shoa è un esempio simile, seppur dagli esiti diversissimi), a creare un ponte fu per prima la musica, che nel continente americano creò un’originale sintesi delle tradizioni implicate. Il Nuovo continente, con una storia brevissima rispetto agli altri in causa si trovò a fare da crogiolo, per conservare tradizioni musicali non autoctone e farne qualcosa di nuovo.
La cultura musicale europea trasportata in America, quindi prevalentemente anglosassone e ispanica, si fuse quindi con quella africana e ne nacquero nuovi generi: il blues, il jazz, la musica latina sia brasiliana che latino-cubana.
Cos’è e come nasce il latin jazz
La commistione di questi generi tra loro fu semplicemente il passaggio successivo.
Infatti, ogni jazzista si trova, a un certo punto della sua carriera, a inserire in repertorio samba, bossa nova e musica afrocubana. Tantissimi reinterpretano i classici di questi sottogeneri e le collaborazioni tra artisti hanno prodotto versioni memorabili. Basta ricordare Coleman Hakwins che suona Jobim, o Gillespie con Tito Puente.
Viste le premesse, sarebbe stato impossibile che non nascesse un nuovo genere con caratteristiche a sé: questo è proprio il latin jazz.
La JW Orchesta per Tinge Latin-Bossa
Proprio in questo specifico sottogenere si muove il programma della JW Orchesta per lo spettacolo di oggi. Alle composizioni tradizionali e notissime di Jobim, Perez Prado o Gillespie si affiancheranno brani più moderni di musicisti come Bob Mintzer, fino ad arrangiamenti e pezzi originali di Marco Gotti ispirati appunto al mondo del latin Jazz.
L’orchesta, fondata nel 1994 dal sassofonista e clarinettista Marco Gotti, che cura arrangiamenti e direzione, propone interpretazioni nuove di brani editi, composizioni originali e repertori delle Big Band che hanno segnato la storia del jazz.
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