Adattamento televisivo del romanzo di Goliarda Sapienza, tra desiderio e emancipazione femminile
“L’arte della gioia” è una miniserie televisiva italiana del 2024, sviluppata da Valeria Golino insieme a Francesca Marciano, Valia Santella, Luca Infascelli e Stefano Sardo. La serie, prodotta da HT Film e Sky Studios, è attualmente in fase di produzione e comprende una sola stagione con episodi della durata di 60 minuti. Il cast principale vede Tecla Insolia nel ruolo di Modesta e Jasmine Trinca in quello di Leonora.
Trama di “L’arte della gioia”
Basata sul romanzo postumo di Goliarda Sapienza, la miniserie è diretta da Valeria Golino, nota per i suoi precedenti lavori come “Euforia” e “Miele”. Golino ha collaborato alla sceneggiatura con Luca Infascelli, Francesca Marciano, Valia Santella e Stefano Sardo. La trama segue la vita di Modesta, interpretata da Tecla Insolia, una giovane donna determinata e audace nata in una Sicilia povera il 1° gennaio 1990. Cresciuta con un forte desiderio di conoscenza, amore e libertà, Modesta si ribella alle rigide convenzioni della società patriarcale in cui vive.
Dopo un tragico incidente che la separa dalla sua famiglia, Modesta trova rifugio in un convento dove, grazie alla sua intelligenza e determinazione, diventa la pupilla della Madre Superiora Leonora, interpretata da Jasmine Trinca. Il suo viaggio di emancipazione la porta poi nella residenza della Principessa Gaia Brandiforti, interpretata da Valeria Bruni Tedeschi, dove diventa una figura di crescente importanza. Attraverso questo percorso, Modesta esplora la sua crescita personale e sessuale, sfidando le norme sociali e morali per raggiungere la propria felicità.
Il cast include anche Guido Caprino nel ruolo di Carmine, Alma Noce come Beatrice, Giovanni Bagnasco nei panni di Ippolito, e Giuseppe Spata che interpreta Rocco.
Curiosità e Produzione
“L’arte della gioia” è tratto dal romanzo di Goliarda Sapienza, completato nel 1976 ma pubblicato solo nel 1998. Il libro fu a lungo rifiutato dagli editori italiani per il suo contenuto controverso, considerato troppo provocatorio per gli anni Settanta, caratterizzati da un forte conservatorismo morale.
Questa serie segna il debutto di Valeria Golino come regista e sceneggiatrice per la televisione. La miniserie è stata presentata in anteprima mondiale al 77º Festival di Cannes nel 2024, in occasione del centenario della nascita di Goliarda Sapienza. Prima della trasmissione televisiva, la serie è stata proiettata al cinema in due parti, il 30 maggio e il 13 giugno 2024.
Un aneddoto significativo della produzione riguarda un incidente avvenuto proprio al termine delle riprese. Valeria Golino ha raccontato di essere stata coinvolta in un incidente il giorno conclusivo delle riprese. “Dopo l’ultimo ciak, mentre correvamo su e giù per la gioia, sono stata investita dal mio co-regista, Nicolangelo Gelormini. Sono caduta e ho sbattuto la testa sul cemento”, ha ricordato Golino. A causa dell’incidente, ha dovuto saltare la festa di fine produzione, passando la serata in ospedale.
“L’arte della gioia” promette di essere una serie avvincente che esplora temi di emancipazione, desiderio e sfida alle convenzioni sociali, con una narrazione che rispecchia l’audacia e la complessità del romanzo originale.