Donald Trump, ex Presidente USA, ha fatto un ritorno esplosivo sui social network attraverso X, la piattaforma di Elon Musk ed ex Twitter. La sua mossa di condividere una foto segnaletica legata a un nuovo procedimento penale è stata accompagnata da un messaggio chiaro: Interferenza elettorale – mai arrendersi! Questo gesto ha trasformato subito la foto in un manifesto elettorale che gli elettori e i sostenitori di Trump hanno accolto con entusiasmo.
Trump e la saga giudiziaria moderna nell’arte della comunicazione politica
La narrazione delle vicende legali di Trump sembra essere diventata la trama perfetta per un libro di genere distopico. L’ex Presidente degli Stati Uniti utilizza sovente e in maniera astuta tutte le accuse e le informazioni legate al suo personaggio come strumento di comunicazione, un esempio è l’assalto al Campidoglio, o i rapporti controversi con figure dell’industria dell’intrattenimento per adulti. Questa saga giudiziaria complessa è ulteriormente complicata dalle richieste di risarcimento civile e dai procedimenti legali in vari Stati che creano uno scenario dove Donald Trump da carnefice diventa vittima, raccogliendo sostegno da una parte della popolazione che, spesso, è facilmente influenzabile e poco istruita l riconoscere queste tattiche di convincimento.
La sua abilità nel trasformare queste vicende in una narrazione lo ha reso un maestro nell’arte del comunicare. Ogni sviluppo nella sua vicenda legale è utilizzato per rafforzare il suo messaggio di sfida alle autorità, di giustizia personale e la foto segnaletica che diventa manifesto elettorale recente, ne è un esempio eclatante, confermata dalla pronta risposta di materiale elettorale promozionale creato per l’occasione con magliette, poster, tazze e sticker per l’automobile a tema.
L’arresto in Georgia si trasforma in un elemento a favore di Trump
Trump è stato arrestato in Georgia e rilasciato su cauzione dopo l’accusa di aver tentato di sovvertire l’esito delle elezioni statali del 2020. La pubblica accusa, rappresentata da Fani Taifa Willis del Partito Democratico, ha acceso ulteriormente lo scontro politico che Trump ha abilmente strumentalizzato come un’ulteriore azione legale attuata nel tentativo di escluderlo dalla competizione presidenziale futura.
E per alimentare e mantenere alta l’attenzione mediatica su di lui ecco che attua un’altra mossa strategica: l’uso di X, il social network di Musk che quando al tempo fu Twitter l’aveva bannato. Ovvia la deduzione di come tutto questo aggiunga anche una dimensione tecnologica al suo approccio, raggiungendo il suo pubblico in modo diretto e immediato, una ritrovata libertà che mette lui e Musk dalla parte dei ribelli buoni per il popolo e che segna un punto di svolta nell’interazione tra questi due personaggi di spicco.
L’Impatto di X nella comunicazione di Trump
Facile pensare a Trump come un uomo mosso dagli istinti ma ogni suo atto, sotto l’aspetto della comunicazione, è evidentemente ben calcolato e sfruttato a dovere. Il suo ritorno su X e il suo post manifesto continueranno a suscitare discussioni e controversie. Ma l’aspetto forse più importante da analizzare e che, oltre ai numeri di visualizzazioni e interazioni, l’evento riflette la complessa relazione tra social media e politica moderna.
Mentre Trump prosegue con le sue mosse audaci, il suo ritorno su X si inserisce come un nuovo capitolo in corso nella saga che circonda questo influente personaggio politico e il futuro prossimo in cui è sempre più evidente che la politica e i social collaboreranno insieme, una sfida simile a quella che vedrà Musk e Mark Zuckerberg sul ring letteralmente nella sfida di Mma che non sarà solo tra due uomini di spicco, ma sarà tra Meta e X e perché no, tra due fazioni politiche forse del futuro?.
The same old story: politica e comunicazione pre Trump
In realtà nello scenario politico nulla di nuovo dal fronte per chi ha memoria. Anche in Italia c’è stato un personaggio politico che delle accuse legali ha fatto una delle sue bandiere di rivalsa per passare dalla parte dei “buoni” che agiscono per il bene del popolo. O l’uso della comunicazione di massa che porta ancora più indietro nel tempo e forse, dovrebbe ricordare come le persone siano influenzabili e di come certi personaggi politici, ne siano ben coscienti.