Oggi si chiama Natale, ma in tempi antichissimi la stagione fredda coincideva con varie occasioni di festa in tutto il mondo.
Molte popolazioni festeggiavano, ad esempio, l’arrivo del solstizio d’inverno, l’inizio della stagione fredda e, contemporaneamente, il vero e proprio momento di rinascita segnato dal Sole che ricomincia a illuminare la Terra: la vittoria della luce che vince sulle tenebre.
Il Natale e le origini nordiche
Yule, così viene chiamata la tradizione di origine germanica, ed è proprio da questa che probabilmente ha origine il nostro tradizionale albero di Natale. Pare proprio, infatti, che i vari banchetti in onore del ritorno del Sole si tenessero proprio sotto un albero di pino.
Un’altra tradizione nordica, in Scandinavia per la precisione, prevedeva che i padri e i figli portassero a casa degli enormi tronchi a cui veniva dato fuoco. In seguito si svolgeva un banchetto che durava fino a che il grande ceppo di fuoco non finiva di ardere. Tali popolazioni credevano che ogni scintilla che si intravedeva corrispondesse un maialino o un vitello nati durante il corso dell’anno alle porte.
…accenni al Natale nell’Antica Roma
Sempre in prossimità dell’inverno, nell’antica Roma venivano celebrati i Saturnalia, in onore del dio dell’agricoltura Saturno, e gli Juvenalia, in onore dei giovani romani. La prima ricorrenza era completamente a base di cibo passò alla storia per la libertà temporanea che veniva concessa agli schiavi. È da questa che la tradizione ha ereditato le bacche rosse e le foglie verdi che arredano le case durante il Natale.
Le seconde erano festeggiate in onore del dio Mithra, una divinità splendente e simbolo di luce e forza, Sol Invictus, il Sole Invincibile, nato a quanto pare proprio il 25 dicembre. Nella stessa data, ma circa 3000 anni prima, veniva festeggiato anche Shamash, il corrispettivo babilonese del dio del Sole.
Il primo festeggiamento del Natale cristiano risale al 336 d.C., proprio a Roma. La festa in sé per sé è stata introdotta successivamente, nel 379 a Costantinopoli a seguito della conversione di Costantino nel 330 d.C. al cristianesimo, e il nuovo nome assegnato alla festività: Natalis Christi, adottato successivamente anche ad Antiochia e ad Alessandria.
Il Natale non è sempre stata una festa ben accetta
Oliver Cromwell ne vietò le celebrazioni nel Regno Unito per ben 12 anni, a partire dal 1647, anche se è l’America – e ancora più precisamente l’Oklahoma – a detenere lo scettro per il ban natalizio più duraturo. Il primo festeggiamento della festività è stato registrato nel 1907.
Ne è passato di tempo da queste feste “edonistiche”, e prima di arrivare alla festività che conosciamo oggi, un po’ figlia del rispetto religioso e un po’ della globalizzazione.
Il Natale odierno è stato sicuramente contagiato dai colori dei cartelloni pubblicitari della Coca-Cola (mente spudoratamente chi non ha mai visto l’immagine di un bel Babbo Natale con in mano la famosa bottiglietta di vetro nera dalle sfumature marroncine), ma sin dalle sue origini pacifiche è ritenuta una celebrazione all’insegna della luce, della buona sorte e della felicità per l’anno che verrà.
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