Ripresasi dall’infezione che l’ha obbligata a rimandare il tour mondiale Celebration, la star festeggia sempre avvolta dall’amore dei fan
Madonna, l’icona pop mai banale
Tra gli epiteti più usati per l’icona del pop si sprecano i “camaleontica senza stile”, “volgare”, “arrivista”, “pura montatura senza talento”, ma c’è davvero chi non si fermi a guardare le foto della star, a leggere l’ultimo tweet, a vedere cosa succede nel mondo della trasformista che accompagna gli ascoltatori dagli anni ’80?
La verità è che Madonna è un esperimento sociale lungo una vita, in cui lei stessa si sente a suo agio da sempre. Non solo si è vestita di tutti i ruoli, flop inclusi, che di volta in volta potevano portarla al successo (o a mantenerlo), ma ne ha fatto il suo stile unico, il suo marchio di fabbrica, la sua essenza. Ed è anche uno dei motivi principali per cui il suo pubblico la ama, ancora e nonostante tutto.
Sempre attorniata da artisti straordinari, spesso migliori di lei, ha saputo esaltare loro e se stessa, facendo rumore, smuovendo gli animi bigotti e sessisti. solo per fare un esempio: molti degli scatti fotografici che adesso non scandalizzano più nessuno li ha sdoganati lei, oltre trent’anni fa, nel libro Sex.
È riuscita a rendere celebri persino gli insuccessi: basta guardare una qualunque delle sue interpretazioni cinematografiche per rendersene conto. Ad esempio, pochi ricordano che in Cercasi Susan disperatamente recita anche una bravissima Patricia Arquette, ma tutti ricordano la signora Ciccone.
Eccezione che è doveroso fare è Evita, la trasposizione cinematografica del 1997 di Alan Parker del musical omonimo di A.L. Webber. Anche qui la cantante non ebbe mezze misure, dai flop precedenti passò direttamente a vincere un Golden Globe come miglior attrice e un Oscar per la migliore canzone originale.
Leo Season 🦁♌️ pic.twitter.com/hJdoDx4UaH
— Madonna (@Madonna) August 15, 2023
Madonna, 5 tra le sue più celebri trasgressioni
In Like a prayer (1989) Madonna sfrutta termini della liturgia cattolica in chiare allusioni sessuali e persino il Vaticano bolla la canzone come blasfema e il tour annesso, Blonde Ambition, come molto offensivo. Il video è censurato, e non sarà l’unico della star. Però nel 2007, Like a Prayer è stato definito da Mtv il video che più ha scosso il mondo, secondo solo a Thriller di Michael Jackson.
L’anno dopo, Mtv le censura il video di Justify my Love, dove si vedono scorrere le fantasie lesbo della cantante sommate a immagini hard con Tony Ward, l’uomo dell’epoca.
Nel 1990, la star rifiuta l’ambitissima stella sulla Walk of Fame: non le interessa, comunica.
Il video del singolo Vogue del 1990 lancia un nuovo stile di ballo, il vogueing, che consiste nel riprendere le pose dei modelli immortalati negli scatti del periodico omonimo. Il senso? Non importa chi guarda, conta solo ballare, sentire il proprio corpo. Il brano è stato uno dei primi a rendere pubblica e a sdoganare la libertà delle persone della communità LGBTQ+ di rendere manifesta la loro sessualità nei gesti e nel ballo.
Nel 2003, sul palco degli MTV Madonna bacia Britney Spears e Christina Aguilera, vent’anni giusti prima di Rosa Chemical e Fedez.