La regina degli scacchi, miniserie tratta dall’omonimo romanzo dello scrittore statunitense Walter Tevis del 1983, è tra le più viste e apprezzate sulla piattaforma Netflix. Creata da Scott Frank e Allan Scott, con il suo successo toglie ogni dubbio che le storie di rivalsa possano piacere al pubblico. Facile identificarsi e ancora più facile sognare a occhi aperti con la protagonista Elizabeth “Beth” Harmon, interpretata da Anya Taylor-Joy. Rimasta orfana all’età di nove anni Beth viene accolta in un orfanotrofio e vive i primi tempi come dall’interno di una bolla di apatia.
La consapevolezza di essere rimasta orfana non per una tragica fatalità ma per una scelta, la fa sentire ancor più sola. È grazie alla curiosità che si accende alla vista della scacchiera che Beth si ridesta dall’abulia e riesce a trovare un senso alternativo a quello propagandato nell’istituto.
La regina degli scacchi: rivalsa ed emancipazione di una donna svantaggiata
Beth è attratta dalla materia e dalla tecnica che caratterizzano il gioco degli scacchi. «Nella scacchiera si è i soli a decidere, i soli responsabili delle proprie azioni» , afferma. Sin dai primi minuti la serie si rivela per il fortissimo impatto delle scene. Tutto appare curato nei minimi dettagli, dalla fotografia alle sceneggiature, dalla regia ai costumi, alla scelta della colonna sonora agli effetti visivi prorompenti.
Non si tratta, però, di una fiaba moderna: i successi di Beth sono costellati da crisi esistenziali, dipendenze, insicurezze. Gli scacchi sono lo strumento attraverso il quale la protagonista sfugge agli spettri delle sue psicosi. Tutta la serie è incentrata sulla sua figura: Beth Harmon riempie le scene a 360 gradi con la forza del personaggio, indipendentemente dal fatto che sia una donna. È la storia di un’emancipazione che va oltre il riconoscimento di genere. La particolarità di essere una donna in un mondo prettamente maschile non può – e non deve – sminuire in nessun caso la bravura della scacchista è il messaggio del personaggio di Beth Harmon.
L’autore Walter Tevis
Walter Tevis è pubblicato in Italia dalla casa editrice Minimum Fax. Segnaliamo, oltre a The Queen’s Gambit anche Lo spaccone (The Hustler), Futuro in trance (Mockingbird) pubblicato in Italia anche con il titolo Solo il mimo canta al limitare del bosco e Il colore dei soldi (seguito de Lo spaccone). I suoi romanzi sono stati tradotti in oltre quindici lingue.

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