La nascita del cinema è invenzione recentissima, se guardata su una scala temporale che parte dalle prime preistoriche “opere d’arte”. L’uomo, la cui curiosità e il cui senso del bello si sono evoluti di pari passo con la specie ha, a un certo punto della sua storia, coniugato la produzione artistica con la produzione tecnica.
Oggi, la settima arte è figlia di quella curiosità e di ricerca del bello che è stata in grado di fondere in un medium unico poesia, teatro, narrativa, musica, scenografia, fotografia. In generale, il cinema è sintesi fra le arti figurative e della letteratura, con quelle tecniche e tecnologiche del progresso scientifico.
Quando nasce il cinema
Ufficialmente, per la storia europea, il cinema nasce nel febbraio del 1895 in Francia. I due fratelli imprenditori nel campo della fotografia avevano già brevettato un apparecchio in grado di registrare immagini su pellicola a una velocità di 16 fotogrammi al secondo, sufficienti per creare l’illusione del movimento.
Lo strumento cinematografico dei Lumière si dimostra fin da subito perfetto per un utilizzo in esterno, ma ancora di più per la proiezione al pubblico.
Il primo esperimento filmico del marzo 1895 è La sortie de l’usine Lumière à Lyon (L’uscita degli operai dalle officine Lumière a Lione). I primi film realizzati si aggirano tutti su una durata di circa un minuto e nel 1895 furono proiettati in un susseguirsi di spettacoli con debutto ufficiale al Grand Café di Parigi il 28 dicembre.
Il cinema documentaristico e il cinema d’illusione
Il cinema dei Lumière era però un tipo di rappresentazione “neutra”. Si riprendevano scene di vita quotidiana, piccole gag comiche e così via. Non c’era un’attenzione particolare all’immagine, alla sua composizione, alla disposizione scenica, all’illuminazione.
Da qui nasce l’etichetta di cinema documentaristico, o realista, un cinema neutro, che racconta ciò che vede come lo vede, senza l’intervento poetico e artistico dell’uomo.
Per far questo, bisognerà attendere che un altro “inventore” faccia i suoi primi passi: George Méliès, dunque, padre del cinema d’illusione. Méliès, attore e illusionista, conosceva trucchi e tecniche di “magia” usate in teatro. A lui si devono le prime tecniche di montaggio su pellicola, per far sparire e apparire dal nulla oggetti e persone nonché la colorazione (a mano) della pellicola.
E ancora, l’animazione di oggetti inanimati grazie alla tecnica del passo uno e l’uso dello “zoom” (avvicinando e allontanando la cinepresa dalla scena).
La storia del cinema è una storia affascinante, e soprattutto recente. Prima ancora della fine del XIX secolo, il nuovo medium era già un trionfo di tecnica e bellezza.
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