Cade oggi la prima luna piena dell’anno. Vediamo perché anche nella letteratura è tanto importante
Generalmente la Luna del lupo è una ricorrenza che indica qualcosa di più complesso del semplice plenilunio: è la prima della stagione invernale, la prima a seguire il solstizio d’inverno, la prima dell’anno solare. Quest’anno no: il solstizio d’inverno è stato il 21 dicembre scorso e c’è stata una Luna piena il 30 dicembre. Secondo alcuni, era quella la vera Luna del lupo, mentre riviste scientifiche come Science Focus, preferiscono optare per quella di oggi. Trattandosi di una definizione convenzionale e folkloristica, non c’è modo di decidere giusto e sbagliato. A riprova del carattere popolare e dell’importanza celebrativa di questa prima Luna piena, se ne registrano molti nomi: Luna del ghiaccio, Luna del grande inverno, Luna dello spirito, Luna della lontra, Luna allegra, Luna casta (perché molti animali hanno già iniziato la gestazione) o Luna del branco.
Perché si chiama Luna del lupo
Sull’origine del nome ci sono diverse teorie, ma tutte lo legano ai lupi. Con la stagione degli amori, il branco è irrequieto, i maschi ululano e cercano di imporsi per stabilire il loro territorio. Spesso si fanno eco l’un con l’altro e, alzando il muso per far arrivare il suono più lontano, sembra che cantino alla luna.
Inoltre, il lupo è un animale monogamo, legato alla prole e al branco, simbolo della solidarietà e dell’aiuto reciproco. Nel cuore dell’inverno è anche comprensibile che le popolazioni vedessero analogie con questi animali, strette anch’esse nel cuore della famiglia, a proteggersi dal freddo e dalla mancanza di cibo, tipiche della stagione invernale.
Per finire, durante la Luna del lupo, i semi stanno nascosti, in attesa di germogliare, concentrano in sé tutta la potenza del divenire, della vita in trasformazione.
Tutto ciò è anche mirabilmente sintetizzato da Clarissa Pinkola Estés nel suo bestseller Donne che corrono coi lupi:
I lupi sani e le donne sane hanno in comune talune caratteristiche psichiche: sensibilità acuta, spirito giocoso, e grande devozione. Lupi e donne sono affini per natura, sono curiosi di sapere e possiedono grande forza e resistenza. Sono profondamente intuitivi e si occupano intensamente dei loro piccoli, del compagno, del gruppo. Sono esperti nell’arte di adattarsi a circostanze sempre mutevoli; sono fieramente gagliardi e molto coraggiosi.
Eppure le due specie sono state entrambe perseguitate, tormentate e falsamente accusate di essere voraci ed erratiche, tremendamente aggressive, di valore ben inferiore a quello dei loro detrattori. Sono state il bersaglio di coloro che vorrebbero ripulire non soltanto i territori selvaggi ma anche i luoghi selvaggi della psiche, soffocando l’istintuale al punto da non lasciarne traccia. La rapacità nei confronti dei lupi e delle donne da parte di coloro che non sanno comprenderli è incredibilmente simile.
I libri della Luna del lupo
Il valore simbolico di tutte queste tradizioni popolari, ha reso la Luna del lupo un ottimo momento per l’ambientazione di romanzi. Vediamone alcuni insieme:
La luna dei lupi di Giuseppe Festa è la storia di Rio, un lupo dei Monti Sibillini che contribuisce alla salvezza del suo branco.
Cerchi un romanzo d’amore sui lupi mannari? Luna dei lupi di Morgana D. Baroque e La luna dei lupi di Ethan Stone sono proprio quel che fa per te.
Se ami i fantasy ci sono La luna del lupo di M.D. Scifoni, il primo libro della serie ‘Luna piena’, e Luna d’inverno di Ilaria Varese, dove si racconta del clan dei licantropi Flannigain.
Per chi preferisce un thriller, c‘è Luna di ghiaccio di Jan Costin Wagner, ambientato in Finlandia. Dalle case delle vittime del killer scompare sempre un oggetto. A indagare un poliziotto appena rimasto vedovo: la moglie venticinquenne, è stata portata via da una malattia inspiegabile.