Gli insegnanti la soffrono, gli studenti se ne lamentano: la DAD è una sfida ardua. Le tante possibilità del web e del digitale possono aiutare ad affrontarla?
Negli ultimi anni, e prima che il mondo venisse congelato a fasi alterne dalla pandemia, la multimedialità e le risorse del web avevano iniziato a trovare sbocchi anche nel campo della didattica: tutorial su YouTube, webinar a distanza, condivisione di documenti utili (saggi, tesine, compiti ben redatti) su appositi archivi online. In gran parte, queste attività erano legate a chi si interessava in modo specifico di nuove tecnologie oppure ai nativi digitali che tendevano a usare appunto le nuove tecnologie per trattare qualsiasi interesse, dal make-up alla matematica al vocal coaching.
Poi è arrivato il Covid, e l’uso del digitale per la didattica è esploso. Siti e applicazioni che fino a una settimana prima venivano usati per meeting online e videoconferenze solo da aziende e poli universitari hanno esteso il raggio d’azione fino alle scuole superiori e alla scuola dell’obbligo, elementari incluse. E c’è chi, soprattutto all’inizio, si è spaventato: docenti, studenti, genitori… eppure la DAD, anche se pone diversi problemi (spesso legati al divario digitale), non va rifiutata a priori come a volte si è visto fare.
Di solito spaventa e non viene accolto positivamente ciò che non si conosce. E credo vada considerato che la didattica a distanza, in realtà, non sia sufficientemente conosciuta e, soprattutto, praticata, salvo che in condizioni limitate e circoscritte ad alcune emergenze. Questo, ovviamente, rischia di produrre false credenze, se non, addirittura, stereotipi e pregiudizi. Possiamo discutere, allora, di vantaggi e svantaggi della didattica a distanza, a patto di fare i conti con questa consapevolezza.
Barbara De Serio, pedagogista, in un’intervista a Bon Culture

È uno sporco lavoro, ma qualcuno deve farlo…
…e in tanti, in effetti, lo fanno. Editori di scolastica e siti internet di scuola e pedagogia hanno messo a disposizione risorse nuove o ne hanno potenziate di già disponibili, in modo da coadiuvare la DAD portata avanti da studenti e insegnanti con gli ormai famosi Zoom, Meet o applicazioni analoghe. Se tenere alta l’attenzione degli studenti replicando grossolanamente il concetto di “classe” è difficile, meglio allora fare buon uso delle tecnologie e integrare le normali lezioni con strumenti che la normale lezione non può fornire. Ecco alcuni link interessanti che possono dare un piccolo aiuto agli insegnanti e variare il menù scolastico degli studenti.
RaiScuola fornisce moltissimi video, schemi, ripassi, tutorial divisi per livello scolastico e per materia. È una piattaforma davvero vasta da navigare e all’inizio ci si può perdere, ma è solo questione di allenamento.
SchoolToon propone brevi cartoni animati didattici, “pillole” per ripassare argomenti specifici, adatte ai più piccoli (ma non solo).
Libro di scuola contiene video, animazioni, mappe, riassunti, schemi e tanto altro; il design non è molto moderno, ma la suddivisione per materie e per fasce scolastiche è chiara.
OVO è un enorme archivio di brevi documentari su migliaia di argomenti, c’è l’imbarazzo della scelta.
I siti ufficiali di Focus, Focus Junior e National Geographic contengono articoli e documentari su vari argomenti, utili ad approfondire le materie scientifiche e non solo.
Screencast-O-matic è un programma (che esiste sia in una versione gratuita basic, che in una più articolata a pagamento) per dare modo agli insegnanti di registrare video che comprendano anche ciò che si vede sul proprio desktop, in modo da guidare gli studenti a costruire mappe concettuali, fare esercizi, eseguire operazioni.
WeSchool propone per la scuola secondaria veri e propri videocorsi, divisi in più lezioni, su moltissime materie.
