J.K. Rowling non ha di certo bisogno di presentazioni. Resa celebre in tutto il mondo per aver creato il personaggio di Harry Potter e tutto il Wizarding World, negli ultimi anni è stata nell’occhio del ciclone non per la sua opera letteraria, bensì per alcune affermazioni pubblicate su Twitter.
A tal proposito, l’autrice torna a parlarne nel suo nuovo podcast dal titolo The Witch Trials of J.K. Rowling, letteralmente “I processi alla strega”, in cui, oltre a rispondere all’accusa di essere una donna transfobica, svela anche alcuni aspetti della sua vita privata.
Ecco alcune delle dichiarazioni dell’autrice emerse dalle prime puntate del podcast.

The Witch Trials, il primo podcast con protagonista J.K. Rowling
Per la prima volta da quando ha raggiunto il successo, la scrittrice J.K. Rowling apre le porte della sua casa in Scozia e quelle della sua vita, lasciandosi andare a confessioni personali nel podcast The Witch Trials of J.K. Rowling.
Il podcast è composto da sette puntate, di cui due già disponibili su Audible e Spotify, ed è prodotto da The Free Press. In ogni puntata la mamma di Harry Potter racconterà dettagli della sua vita privata, dalle gioie ai dolori al successo, fino a tutte le accuse ricevute negli anni. A chiacchierare con l’autrice ci sarà la collega scrittrice Megan Phelps-Roper.
I temi delle prime due puntate del podcast di J.K. Rowling
Tra i tanti argomenti emersi nel corso delle prime due puntate del podcast, J.K. Rowling ha raccontato al pubblico della relazione tossica con il suo ex marito, il quale tenne addirittura in ostaggio il manoscritto del primo Harry Potter per evitare che la Rowling lo lasciasse.
“Era molto violento, mi controllava in ogni cosa” ha svelato l’autrice nel podcast, “Spero che le mie figlie non debbano mai avere gli stessi miei motivi per odiare i rumori alti o le persone che ti approcciano di sorpresa.”
J.K. Rowling ha poi raccontato il dolore per la perdita della madre, la gioia di diventare mamma e il successo avuto grazie a Harry Potter, soffermandosi anche sulle accuse ricevute dopo la prima pubblicazione del 1999.
Vedevo i miei libri bruciare e venni accusata di essere una strega e di star avvelenando le menti dei bambini, in quanto le mie storie erano pericolose e immorali.
J.K. Rowling

J.K. Rowling e le accuse di transfobia
Nel corso degli ultimi anni, J.K. Rowling è stata protagonista di critiche e accuse per una serie di dichiarazioni fatte sui suoi canali social, tra cui “Conosco e amo le persone trans, ma cancellare il concetto di sesso rimuove la capacità di molte di discutere in modo significativo delle loro vite” e che l’hanno portata a essere considerata una TERF, ovvero una femminista profondamente anti transgender.
Le sue affermazioni hanno portato alcuni fan ad allontanarsi e anche alcuni attori della saga hanno deciso di prendere le distanze dall’autrice, tanto che la Rowling era la grande assente alla reunion per i vent’anni cinematografici di Harry Potter.
Durante la seconda puntata del podcast, la Rowling è tornata sull’argomento, pur dimostrando di non dare troppo peso alle critiche.
Mi hanno detto che se non avessi detto determinate cose, sarei stata famosa per sempre. A me non interessa ciò che sarò dopo la morte, mi interessa il presente. Sono stata fraintesa e non volevo offendere nessuno.
J.K. Rowling
Nonostante tutte le accuse e le critiche, è chiaro che J.K. Rowling è difficile da piegare e che tutto ciò che ruota attorno a Harry Potter e al Wizarding World continua ad avere successo e a essere apprezzato. L’ultimo esempio è il videogioco Hogwarts Legacy, che ha sbancato in tutto il mondo già nelle prevendite e che frutterà delle belle royalties alla Rowling, nonostante l’autrice non sia mai stata coinvolta nel progetto.