Quella del self publishing, l’auto pubblicazione di un libro senza l’intermediazione di una casa editrice, è una scelta sempre più considerata nell’editoria contemporanea. Una strada secondaria che sta provando a scardinare il mondo dell’editoria tradizionale, soprattutto in Paesi come gli Stati Uniti e l’Inghilterra, e che si pone come una valida alternativa per molti autori anche in Italia.
Ma cosa significa esattamente pubblicare in self un libro, e quanto conviene?

Self publishing ed editoria tradizionale: pro e contro
Online si trovano diversi siti che consentono la pubblicazione del proprio testo e permettono di avvalersi anche della collaborazione di grafici, di correttori di bozze ed editor che possono seguire l’utente nelle varie fasi del self publishing.
La pratica di auto produrre il proprio libro sta spopolando sempre più e i dati delle ricerche in tale contesto sembrano confermarlo. Negli Stati Uniti il numero dei titoli pubblicati in autonomia sono tre volte tanto quelli usciti dall’editoria tradizionale.
Il selfpublishing accorcia notevolmente i tempi di pubblicazione: l’autore non è più costretto a una estenuante ricerca di un editore disposto a pubblicarlo e a sottostare poi ai tempi della casa editrice.
La fase successiva, quella della revisione e dell’impaginazione, nel self publishing può essere fatta in autonomia o ci si può far assistere da un professionista. È una fase importante e necessaria per scovare errori nel testo e per assicurarsi la qualità del prodotto che si vuole pubblicare.
La distribuzione e la sponsorizzazione del libro
Il libro può essere distribuito in versione cartacea, nelle librerie fisiche e digitali, oppure come ebook negli store online. I siti online che offrono consulenza nell’ambito dell’autopubblicazione mettono a disposizione diversi canali di vendita tra cui scegliere.
Che sia ebook o copia cartacea, il libro necessita inevitabilmente di promozione. Far conoscere il libro è il primo passo per raggiungere un numero di lettori sempre maggiore e, inevitabilmente, anche per aumentare il numero di vendite. Se l’autore sceglie la strada dell’indipendenza dalla casa editrice, conoscere le strategie di marketing e gli strumenti per la creazione di un personal brand può fare la differenza.
Soprattutto in questa fase, l’autore diventa imprenditore di sé, gestisce da solo la propria promozione e crea canali di collegamento con il pubblico nel modo che ritiene più adatto. Scegliere in autonomia i propri canali di sponsorizzazione offre la possibilità di raggiungere in modo strategico il target di lettori prefissato, che a loro volta possono sponsorizzare il libro attraverso i commenti e le recensioni, espandendo ulteriormente il bacino del pubblico. Questo sistema è più sganciato dalle sponsorizzazioni, frutto dalle scelte della casa editrice, e richiede all’autore più intraprendenza.

Auto-pubblicare il proprio libro conviene?
Non è possibile trovare una risposta univoca, poiché è il contesto e la motivazione dell’autore a fare probabilmente la differenza.
La libertà che si prospetta in ogni fase del pubblicare in self la propria opera rappresenta sicuramente una buona opportunità, ma può essere anche stressante e complicato.
Se da una parte le case editrici presentano tempistiche che possono risultare estenuanti per l’autore, dall’altra offrono anche una sicurezza e una tranquillità poiché ci si affida a professionisti in grado di gestire tutti gli aspetti della pubblicazione.
Un altro aspetto da considerare è l’investimento a livello di denaro. A meno che non sia una EAP, casa editrice a pagamento, l’editore si assume tutti i costi, e quindi i rischi, della pubblicazione dell’opera, costi che rientreranno poi con le vendite e con cui pagherà in percentuale l’autore. Pubblicare in self significa investire soldi sia per quanto riguarda la stampa e la sponsorizzazione del libro che per i professionisti chiamati a gestire aspetti che non si conoscono.
Strettamente collegato a questo c’è poi il guadagno derivato dalla pubblicazione del libro: essere imprenditori di se stessi significa anche gestire in modo autonomo le entrate dei libri venduti. La casa editrice, invece, paga lo scrittore una percentuale del prezzo di copertina. La pubblicazione in autonomia può quindi generare maggiori guadagni.
Decidere di auto pubblicare il proprio libro è un’alternativa per chi ha aspettato per troppo tempo di trovare una casa editrice e anche per chi ha fretta di condividere contenuti con il proprio pubblico. Può rappresentare un’importante stimolo per chi ha sempre voluto costruirsi un’identità di scrittore, per chi vuole consolidare la propria autorevolezza, per chi ricerca maggiore libertà, per chi sente una forte motivazione ad affrontare in autonomia tutte le fasi che precedono e che seguono la pubblicazione di un libro.