È notte fonda quando Chiara Francini prende la parola sul palco più ambito d’Italia, quello del Festival di Sanremo 2023. Una performance spumeggiante, quella dell’attrice e scrittrice, che ha tenuto il palco dell’Ariston da degna professionista, al punto da farti desiderare di rivederla ancora e ancora.
Il suo monologo si è svolto nel cuore della notte come la confessione dei segreti più profondi, e sebbene fosse tardi, sì, ciò lo ha reso più vero e intimo, perché solo con il buio si può guardare dentro se stessi senza il timore degli occhi altrui. La notte è il corpo delle ferite.
Questa ferita, però, Chiara l’ha condivisa con l’Italia intera, nel modo più vero che ha, quello che fa parte di lei e che ha vinto il cuore di tutti.
Chiara Francini a Sanremo 2023 parla di quanto possa fare male il pensiero della maternità
Le donne sono nate per essere madri. Questo sembra sempre più vero ogni volta che, per imitazione, una bambina accudisce la sua bambola. La si guarda e tac, il destino è segnato; tac, i suoi desideri prendono forma; tac, la realizzazione ha piccole membra e una boccuccia attaccata al seno.
E se la realtà fosse diversa?
Se la realtà mettesse in luce altri sogni, altri desideri, altri tipi di realizzazione? Se avere un figlio non fosse tra le priorità? Se lo si volesse ma non ora, non qui, non adesso? E se subentrasse la paura?
Sanremo 2023 si fa teatro di tutti questi interrogativi, Chiara Francini li rimanda al pubblico in platea e a casa, invitando sul palco un’altra grande protagonista: l’inadeguatezza.
Nel mondo nascosto delle non-madri
A volte sembra che il mondo si divida in chi è madre e chi non lo è. Quelle che hanno la realtà rimodellata e le altre che ce l’hanno distorta perché ‘non sono’.
È buffo che questa distinzione non sussista mai per gli uomini che sono semplicemente… uomini. Se avvertono anche loro questo confine così netto, rientra tra i pochi segreti che sono davvero capaci di tenere, un po’ come quello che succede negli spogliatoi pre-partita o il pin del telefono.
Le donne, invece, celano poco quel baratro immenso che la non-maternità scava con costanza, negli anni, a dispetto di ogni razionale desiderio.
Da dove mi viene tutto questo? Quanto mi è costato diventare come sono? Quanto costerà a te?
Chiara Francini, Sanremo 2023
Solo che tu, bambino, non ci sei. Ti si immagina, ci si immagina avvinte in abbracci, discorsi motivazionali, primi litigi, gioie e delusioni. L’immaginazione è la più grande pecca di una non-madre, combattuta tra tutti gli ‘e se’ che il suo sesso impone.
Il destino di una donna è segnato dalle scelte e da una connessione ombelicale con la proiezione di un figlio che la pone costantemente su una bilancia morale. Un bambino è la lama sulla ghigliottina del tempo, ha un determinato percorso prima che ci sia un taglio netto tra la vita di prima e quella di dopo.
Si diventa adulte, con un figlio, ma lo si diventa anche quando l’età stabilisce che non è più il tuo momento.
Il fattore tempo e tutti i ‘non’
Quanto pesa il tempo sulla capacità di scelta? Quante volte la domanda ‘e se poi te ne penti?’ pesa su chi madre non lo è, non sa se potrà diventarlo o ancora deve capire se ne è in grado?
O, forse, sei proprio tu che non vuoi venire da me, perché credi che io mi sia dimenticata di te, che io mi sia dimenticata della vita.
Chiara Francini, Sanremo 2023
E quanto condiziona il pensiero di non essere in grado?
A prescindere, è un terrore atavico radicato nell’a priori. Essere madre concede il beneficio di un’esperienza risolutiva, una risposta a interrogativi che solo la quotidianità può sciogliere. Non esserlo, lascia quei punti di domanda sempre aperti, altri baratri senza uscita.
E mentre ci si strugge per una maternità mancata, vedi le donne attorno a te che vanno avanti, quelle stesse donne che devi festeggiare a dispetto della tua solitudine. E, chissà perché, senti che loro in un certo senso ce l’hanno fatta a combattere tutto: possibilità, tempo, paure, desideri.
Chiara Francini, bella e fragile, guerriera di ogni battaglia, dà voce a ogni donna in lotta con se stessa. Nel cuore della notte, un segreto tra i segreti più profondi.
Grazie, Chiara.
Lo spessore delle donne a Sanremo 2023
Chiara Francini chiude il cerchio dei grandi temi portati sul palco dell’Ariston in questa 73esima edizione di Sanremo. Difficilmente ci saranno altre grandi verità, dette con così tanta maestria. Rimane da vedere quale sarà la voce più forte, quella che si ergerà sopra tutte le altre. La musica può tornare a fare da protagonista, la vincitrice assoluta c’è già.