Il Martin Luther King’s Day è una festività statunitense che celebra l’attivista e premio Nobel per la pace nato il 15 gennaio 1929. Proprio per commemorare la sua nascita, è fissata nel terzo lunedì di gennaio.
La storia del Martin Luther King Day
La proposta per questa celebrazione fu esposta al Congresso già dopo pochi giorni dall’assassinio del reverendo King, ma non fu accolta. La stessa richiesta fu reiterata a ogni seduta del Congresso per 15 anni consecutivi e fu sempre respinta.
Con il passare del tempo, sempre più manifestazioni si svolsero in commemorazione dell’impegno del leader dei diritti civili e dal 1978 presero a sfilare cortei e marce sempre più imponenti, che raggiunsero nel 1980 addirittura le centomila presenze: tutte persone che chiedevano una legalizzazione della festività.
Essa divenne legge nel 1983 e l’allora presidente Ronald Regan firmò l’atto d’istituzione. Il primo Martin Luther King Day fu osservato il 20 gennaio 1986, anche se non tutti i cinquanta Stati la riconobbero subito. Gli ultimi che presero a celebrarla furono New Hampshire (che celebrava il premio Nobel con una ricorrenza differente) e l’Alabama che non lo ricordava in alcun modo.
King è l’unico cittadino americano che viene ricordato ogni anno con un giorno di vacanza.
Martin Luther King, perché è ricordato?
A Montgomery, la cittadina di cui divenne pastore, King guidò il boicottaggio dei mezzi di trasporto pubblici seguendo l’esempio di Rosa Parks la donna che si oppose alle leggi segregazioniste accomodandosi, aull’autobus, in un posto riservato ai bianchi. Dopo questa azione, la Corte Suprema stabilì che le leggi sulla segregazione sui mezzi di trasporto era anticostituzionale. Era il 1956.
Nelle sue manifestazioni e nei suoi atti di protesta, il pastore si ispirò alle lotte non violente di Gandhi. E come il Mahatma subì aggressioni e fu arrestato diverse volte. Durante una di queste incarcerazioni, nel 1963, King scrisse Letter from a Birmingham Jail, testo che divenne il manifesto del movimento per i diritti civili.
Per i 100 anni del Proclama di Emancipazione, atto che imponeva la libertà agli schiavi negli stati confederati, King organizzò una grande manifestazione a Washington, a cui parteciparono almeno duecentocinquantamila persone. In quell’occasione pronunciò il famoso discorso I have a Dream e incontrò il presidente John Fitzgerald Kennedy.
Sempre in quell’anno, la rivista Time lo scelse come personaggio dell’anno e l’anno dopo gli fu conferito il Premio Nobel per la Pace: aveva solo 35 anni.
I fatti del 2021 e il Black Lives Matters
Nel 2021 la celebrazione ha visto anche le proteste del movimento Black Lives Matter contro le discriminazioni. A scatenare il tutto è stata la morte di George Floyd, afroamericano soffocato con un ginocchio da un poliziotto. La tragedia ha riportato sotto i riflettori l’argomento della discriminazione razziale negli Stati Uniti.
Nel Paese del sogno americano, spesso disilluso, l’esempio di Martin Luther King continua a ricordare che il mondo non solo può cambiare, ma anche migliorare.
Come si festeggia il Martin Luther King Day
Proprio per la profondità del suo significato, negli USA, questa è una celebrazione piuttosto sentita. I cittadini onorano la memoria di King con attività a favore degli altri. Dal curare il verde cittadino al distribuire pasti agli emarginati fino al prestare servizio in biblioteca, a secondo delle capacità di ciascuno.
Per i turisti, invece, non mancano eventi folkloristici come le parate. La più celebre si tiene a Miami e percorre la NW 54th Street fino al Martin Luther King, Jr. Memorial Park e sfilano colori, musica, cheerleaders e carri.
A Washington, la parata si svolge su Martin Luther King Jr. Ave SE e Milwaukee Place SE e gruppi etnici differenti marciano per la pace. A Los Angeles, infine, il corteo è in Martin Luther King Boulevard.
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