Difficile orientarsi nel mare magnum delle proposte editoriali, perché ogni genere letterario si confonde o si frammenta in altri. Ma a ben guardare… All’inizio del nostro percorso da lettori, solitamente i generi non li andiamo a cercare. Piuttosto in essi ci imbattiamo: durante un giro in libreria, seguendo il consiglio di un amico, sfogliando il catalogo di una casa editrice. Qualcosa ci colpisce, non importa se una copertina o un titolo, il libro finisce in mano nostra. E se alla fine ci è piaciuto sarà naturale andare a cercare di nuovo “qualcosa del genere”. Ecco, appunto: di quel genere letterario.
Trovare il proprio genere letterario
Probabilmente è questione di emozioni, perché questo l’arte fa, e fra le arti si include ovviamente anche la letteratura: suscitare emozioni. Scavare dentro se stessi, alla ricerca dell’emozione che più desideriamo provare, è un buon primo passo per individuare il genere adatto. Chi predilige sentimenti delicati, resi con pennellate accorte e discrete, si orienterà probabilmente su romanzi intimisti. O su storie che, se anche mettono in scena eventi di grande portata, focalizzano però l’attenzione sui contrasti personali, sulle piccole miserie e nobiltà dell’essere umano, come succede ad esempio nelle saghe familiari o nel cosiddetto grande romanzo americano. Chi invece trova la massima soddisfazione nell’assistere a sconvolgimenti epocali, nello scoprire mondi, ambientazioni e avvenimenti che mettono a rischio la vita e l’incolumità dei protagonisti, andrà a orientarsi sulle narrazioni del fantastico (che non è un genere letterario solo, bensì è solitamente suddiviso in fantasy, fantascienza e horror) e del racconto di avventura: guerra, western, pirati, esplorazioni alla Indiana Jones.

Il sapore dell’emozione forte
Per chi ama le passioni brucianti, non passa mai di moda il romanzo d’amore, con le sue numerose sotto-categorie. Il romance classico, quello erotico, quello storico (spesso vittoriano), la commedia, il gay romance, senza contare le commistioni con altri generi, che danno vita per esempio al paranormal romance o al romantic suspense. Dopotutto, cosa c’è di più coinvolgente di una storia d’amore sballottata in mezzo a una guerra fra dinastie di vampiri o a un caso di omicidio? E per chi invece è un purista dell’emozione forte e cerca un genere letterario capace di suscitare quel senso di sollievo che arriva solo dopo aver sperimentato tensione e paura, ci sono i thriller, i noir, le storie che indagano nel mistero e nel paranormale.
Il rischio del genere letterario: limitare gli orizzonti
Affezionarsi a un genere letterario è un’esperienza appagante, che permette al lettore di entrare in contatto con le community di altri appassionati. Anche di mettere insieme una competenza specialistica su quel certo argomento, di scovare libri che non raggiungono la fama o le classifiche ma hanno proprio le caratteristiche più amate. Da esperti, è anche bello saper consigliare i nuovi lettori e contribuire alle scoperte altrui. A cosa fare attenzione, allora? Solo al rischio che l’amore per quello specifico genere diventi chiusura dei propri orizzonti e rifiuto del restante panorama letterario. Uscire ogni tanto dalla propria comfort zone è un’esperienza importante, sperimentare libri diversi dal solito espande i nostri limiti e diversifica la nostra cultura. Dopodiché, il nostro genere preferito può sempre essere la casa confortevole a cui tornare.
