Il film Barbie, scritto da Greta Gerwig e Noah Bamubach e diretto da Greta Gerwig è un successo mondiale con incassi da record. Il talento degli attori Margot Robbie, Ryan Gosling e America Ferrera, più tutta una serie di altri nomi importanti, comparse d’eccezione, merchandising e collaborazioni in rosa Barbie, ha fatto in modo che la pellicola ricevesse consensi da quasi ogni parte del mondo.
Esatto, quasi. Ecco i Paesi dove non è possibile vedere il film Barbie.

Il Vietnam e la linea dei nove tratti
Il governo del Vietnam ha impedito la riproduzione del film Barbie all’interno dei propri confini. Il perché è presto detto: nel film è ritratta una cartina geografica contenente l’immagine della linea dei nove tratti, tracciata dal regime cinese per indicare dei territori rivendicati nel Mar Cinese Meridionale.
Evidente che si è fatta una scelta: demarcare o meno quella linea significa sacrificare una porzione di pubblico, e in questo caso è toccato a quello vietnamita, che reputa offensiva proprio l’immagine di quella linea.
La Corea del Sud reputa il film Barbie troppo femminista
Il film Barbie è un flop in Corea del Sud. Il Paese sta virando in una direzione decisamente antifemminista e questo si esprime nei pareri negativi che i cittadini coreani esprimono a sfavore dell’opera diretta da Greta Gerwig.
C’è da dire che un po’ era da aspettarsi un risvolto del genere. Yoon Suk Yeol, presidente della Corea del Sud, è apertamente antifemminista e ha chiesto addirittura l’abolizione del ministero per la parità di genere.
Considerato che i temi portanti del film di Barbie sono l’emancipazione femminile e il contrasto del patriarcato, con più pari opportunità per tutti, era chiaro che la Corea del Sud non potesse apprezzare il lavoro cinematografico, proprio a causa di profonde differenze di vedute e di ideali.
Barbie vietato in Kuwait e Libano
Il film Barbie vietato in Kuwait. Lafi Al-Subaie, presidente del comitato di censura cinematografica, ha evidenziato come il film di Greta Gerwig veicola messaggi in grado di distorcere i valori della società. Subito dopo, al Kuwait fa eco il Libano. Il film Barbie promuove l’omosessualità andando contro il codice morale e religioso del Paese.
Tutto questo fa porre domande circa l’uscita del film Barbie sul mercato del Medio Oriente, sebbene sia in Arabia Saudita che negli Emirati sia stata fissata la data d’uscita per il 10 agosto, il tempo di apportare qualche modifica al film in ambito di argomenti riguardanti la comunità LGBT.
Il film di Greta Gerwig incontrerà anche il favore del pubblico mediorientale? O sarà un flop, come già accaduto in Corea del Sud?