Secoli di certezze, convinzioni appurate e accettate. Poi, in un attimo, arriva l’evento non previsto, quello che smantella ogni schema consolidato. È Il Cigno nero.
Il Cigno nero: ossia, come l’improbabile governa la nostra vita. Come affrontare un futuro imprevedibile dai rischi incontrollabili?
Il bisogno di pianificare la nostra esistenza, e di dare un significato certo a qualsiasi evento la caratterizzi, fa parte della natura umana. Abbiamo bisogno di vedere una strada tracciata, di sapere che percorrendo la strada A arriveremo alla città B. Una vita equilibrata, senza scossoni dal punto di vista emotivo o finanziario. Chi non la vorrebbe? L’uomo medio non è fatto per gli stravolgimenti, per capire i fatti che esulano dalle proprie capacità di osservazione e di critica. Alcune cose, preferiamo far finta di non vederle.
Il caso editoriale de Il Cigno nero
Il Cigno nero, saggio di Nassin Nicholas Taleb, fa riflettere su questi temi e ci indica una strada per affrontare meglio l’impervio – e sorprendente – sentiero della vita. Inserito dal Sunday Times tra i libri che hanno cambiato il mondo, Il Cigno nero è stato pubblicato dal Saggiatore nel 2009. Il suo autore, Nassim Nicholas Taleb,è un filosofo, matematico e operatore di borsa. Insegna alla Tandon School of Engineering di New York.
Il motivo di tale successo? Difficile spiegarlo in poche righe, data la complessità del tema trattato. Sicuramente il fascino del testo è dato dallo stile letterario di Taleb, dal suo non prendersi troppo sul serio, dallo scherzare sulla fallibilità di ciò che è ritenuto – per status – infallibile.
Gli operatori scientifici e la “curva a campana”
Un esempio su tutti: gli operatori finanziari. Coloro che hanno passato metà della loro vita sui libri, e che studiano ancora costantemente, con un occhio rivolto al diagramma delle operazioni più sicure, osservando la “curva a campana” (Una curva a campana è un grafico che rappresenta una distribuzione normale di variabili, in cui la maggior parte dei valori si raggruppa intorno a una media, mentre i valori anomali si trovano sopra e sotto la media). Taleb ci tiene a ridimensionare quest’aura di impeccabilità, poiché soprattutto il mondo finanziario è costellato da eventi inattesi e imprevedibili.
Il Cigno nero: ovvero, l’evento che non ti aspetti
L’avvistamento del primo cigno nero può essere stato una sorpresa per alcuni ornitologi (e per altre persone interessate al colore degli uccelli), ma non è questo il punto. La vicenda evidenzia un grave limite del nostro apprendimento basato sulle osservazioni e sull’esperienza, nonché la fragilità della nostra conoscenza. Una sola osservazione può confutare un’asserzione generale ricavata da millenni di avvistamenti di milioni di cigni bianchi.
Il Cigno nero, pag. 11, prologo
Con questo semplice esempio, Nassin Nicholas Taleb ci espone il punto di partenza della sua indagine. Un concetto elementare che serve per introdurci in un sistema di ragionamento complesso, da leggere con attenzione. Il Cigno nero riserva sorprese piacevoli a chi ha capacità di analisi ed elasticità mentale, ed è consapevole della propria fallibilità.
Il Giorno del ringraziamento: il Cigno nero nella vita di un tacchino
Per restare nel mondo dei pennuti, è molto chiaro l’esempio del tacchino. Nutrito con amore per 999 giorni, acquisisce delle certezze, che si consolidano a ogni alba. Degli umani si prendono cura di lui, regolarmente. Niente può far presagire cosa accade nel giorno 1000. L’ex umano premuroso si trasforma nel suo aguzzino. Il tacchino diventa la portata principale del Giorno del Ringraziamento. A cosa sono valse le esperienze e le convinzioni consolidate per tanto tempo?
Quanto siamo capaci di metterci in discussione?
Non tutto ha una spiegazione, e non tutto si può prevedere e decidere. Il Cigno nero ci aiuta a comprendere questi elementari assiomi, ma non solo. Il consiglio è di prendervi tempo per leggere con attenzione questo interessantissimo – e illuminante – saggio. Impossibile sintetizzare o pensare di fare spoiler, poiché ciascuno lo leggerà in modo diverso, a seconda della propria visione e del proprio intelletto. Il Cigno nero non è per tutti, ma ci si augura che sia per molti.
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