Si è tenuta al Pan (Palazzo delle Arti Napoli) la conferenza stampa dedicata a IABO 20th. Mostra antologica 2003/2023. Street art/Dipinti/Installazioni/Video, aperta e gratuita dal 27 gennaio al 9 marzo.
L’evento è promosso da DADART e dalla Fondazione Silvia Ruotolo onlus, a cura di Annalisa Ferraro, in collaborazione con INWARD; con il patrocinio del Comune di Napoli e il supporto di EAV.
Antologia d’artista: IABO 20th
Si ha sempre timore di utilizzare la parola “antologia”, specialmente nel campo dell’arte, dove vent’anni sembrano forse troppo pochi e invece rappresentano una vita intera, una carriera fatta di cambiamento, evoluzione ed elaborazione.
L’arte è in fondo il mezzo attraverso cui un autore parla anche di sé, ognuno secondo le proprie inclinazioni: a uno scrittore l’arma dell’autobiografia, a un regista la sua macchina da presa, a chi vive di colore sette sale del Palazzo delle Arti da riempire con la propria storia, scegliendo tra le sue collezioni i pezzi che più di tutti gli altri sono in grado di definire un percorso artisticamente sempre in crescita. Qualcuno direbbe maturo, ma forse la parola più giusta è autodeterminato.
Ecco, in questo senso IABO 20th è un racconto di autodeterminazione. Leggero ma non banale, seriale ma non standardizzato, pungente ma non distruttivo.
Il misunderstanding che strizza l’occhio a una riflessione più approfondita
L’arte di Iabo non si nasconde, anzi. Le sue opere prendono tutto lo spazio e anche di più, si estendono in lungo e in largo a testimonianza di un percorso fatto a partire dal basso, da quando la street art era un segno sul muro, da lavare.
La natura di questo successo è da trovare, come nei testi migliori, nella chiarezza d’esposizione; la lingua scelta, quella dell’ironia, del gioco di parole che invece di essere una semplice didascalia viene inglobato nell’opera e ne diventa parte integrante, un amplificatore di significato.
È il caso di Siamo tutti supereroi. Perché Homer Simpson è al centro tra i grandi esempi di eroismo che ispirano la collettività? Perché quello sguardo di chi è consapevole del suo essere fuori tema? È questa un’opera del 2021, una sveglia potente nei confronti di quello che può essere il ruolo del singolo, se solo il singolo si facesse carico della propria integrità, anziché demandare. Sembra dire metti le mani in pasta, un invito alla riflessione, sì, ma anche all’azione.
Giochi di parole, freddure, stravolgimenti di significato che farebbero la gioia di chiunque vive di lettere, non solo accompagnano il percorso dello spettatore lungo le sette sale preposte alla mostra dal Pan, ma raccontano la genesi di un pensiero artistico a partire dal concepimento. In fondo, in principio era il Verbo non è una frase che si sposa soltanto ai testi sacri.
Le attività che accompagneranno IABO 20th
IABO 20th, Mostra Antologica 2003/2023 è un’occasione da cogliere, specialmente se sei giovane e cerchi un linguaggio in grado di rappresentarti. Perché il messaggio possa essere orizzontale e verticale nella sua totalità e non solo in una dimensione prettamente artistica, la mostra non chiede nessun gettone d’ingresso, è dunque completamente gratuita.
Ciò perché, come ha sottolineato l’assessore Alessandra Clemente, i palazzi culturali devono appartenere alla comunità.
E proprio alla comunità è rivolto il lavoro di IABO, non soltanto per i temi rappresentati ma anche per i destinatari: giovani, studenti. Sono previsti infatti degli incontri specifici con specialisti del settore arte e cultura, dibattiti e interviste.
La Fondazione Silvia Ruotolo onlus ha organizzato incontri con il fine di coinvolgere i giovani dell’area penale minorile provenienti da tutti i quartieri di Napoli. La Fondazione è già impegnata in percorsi di recupero e sostegno, e in questa cornice è fondamentale sottolineare il ruolo primario che ha l’arte per la sua capacità di costruire ponti e aprire nuovi mondi.
INWARD Osservatorio Nazionale sulla Creatività Urbana dedicherà tre incontri al writing, alla street art e al nuovo muralismo.
Vi sarà un incontro ben approfondito sull’editoria d’arte e la progettazione grafica a cura di Enzo Cref in collaborazione con ILAS, Designers School.
Alberto Dambruoso, fondatore de I Martedì Critici, terrà un incontro con lo stesso IABO, intervista sicuramente interessante e da non perdere soprattutto alla luce del fatto che proprio I Martedì Critici, incontri dedicati agli artisti della scena contemporanea, torneranno a Napoli dopo ben otto anni.
Un evento partecipato
È stato bello cogliere, alla conferenza stampa, il clima di intimità e partecipazione che ha unito tutti coloro che hanno preso la parola, persone che hanno lavorato e pensato alla mostra e al modo di comunicarla con impegno e dedizione.
Non resta altro che attendere il 27 gennaio, andare al Palazzo delle Arti Napoli e partecipare a questa magia collettiva.