Una serie divertente, irriverente e politicamente corretta: uno sguardo nuovo e fresco sulla società che sta cambiando.
Dal 10 gennaio 2021 è disponibile su Netflix la sesta stagione della serie Brooklyn nine-nine. Inaugurata nel 2013 su Fox, è una comedy ambientata nel novantanovesimo distretto di polizia di New York. Jake Peralta (Andy Samberg, Golden Globe nel 2014) è un giovane detective dell’NYPD incline a uscire dai limiti stabiliti, e che per questo arriva spesso allo scontro con il Capitano Raymond Holt (Andre Braugher), ligio al dovere e alle regole come impone il suo ruolo, fino all’ultima riga del manuale.
1 – Uno sguardo completamente nuovo
La vera innovazione di questa serie è la capacità di essere fresca, divertente e irriverente rimanendo politicamente corretta. Omosessualità, matrimoni misti, uguaglianza di genere e libertà di espressione sono temi trattati con una leggerezza che diventa lapidaria: nulla di tutto questo appare forzato o anche solo leggermente fuori dalla normalità. I flashback nel passato del Capitano ci mostrano una situazione completamente diversa, nella quale è costretto a nascondere la sua natura o a subire cattiverie e angherie dai colleghi. Il contrasto fra passato e presente ci spinge a rivalutare molti parametri che davamo per scontati.
Una prospettiva nuova su una società che sta cambiando, malgrado la nuova ondata di medioevo che stiamo vivendo.
2 – Ironia, leggerezza e risate
Divertente, irriverente, esilarante, intelligente: cosa chiedere di più a una serie comedy? Le stampe sulle magliette dei personaggi, la sfida di Halloween che ogni anno si ripete sempre diversa, le manie di Boyle (Joe Lo Truglio), e perfino i matrimoni: non potrete smettere di ridere perché al novantanovesimo distretto nulla è sufficientemente sacro da dover essere preso troppo sul serio.
Con ironia e leggerezza Brooklyn Nine-Nine svecchia un punto di vista frutto di un retaggio culturale superato e ci spinge oltre.
“Una risata vi seppellirà.”