Ormai è noto che le avventure di Harry Potter diventeranno una serie tv targata HBO. L’intenzione è quella di dedicare a ogni libro una stagione, così da averne ben 7, quanto più fedeli possibile alla stesura originale. Il progetto dovrebbe prendere circa 10 anni.
Tuttavia, ci sono alcuni fattori da analizzare, quando si decide di prendere in mano un pezzo di storia letteraria e cinematografica come i sette libro di Harry Potter.
Harry Potter diventa una serie tv: punti di vista
L’idea di rendere Harry Potter una serie tv potrebbe essere in grado di dare soddisfazione a molti. In fondo, si sa che dei 7 film della saga hanno dei punti oscuri e, per alcuni versi, sono molto differenti dai loro originali nei libri. Questo perché, però, ogni film a tema Harry Potter poggia su un assunto insindacabile: la stringa ‘Based on‘ presente ai titoli di testa. Ciò mette le mani avanti sugli adattamenti e storpiature di trama, specialmente nel caso di lettori esigenti in particolar modo.
Una serie tv aiuterebbe la regia a essere più precisa? Assolutamente no. Anzi, trattandosi di una serie tv è molto facile che i fan di Harry Potter trovino delle aggiunte, e che queste aggiunte rischino di non essere gradite nonostante la supervisione di J.K. Rowling.
Quando si parla di aggiunte, è da intendersi un’attenzione particolare a personaggi secondari che, nei volumi originali, non sono stati approfonditi poiché tutto veniva filtrato dal punto di vista del protagonista, Harry Potter.
Poiché, a differenza di quanto succede in un film, in una serie tv usare un solo punto di vista è controproducente anche per quanto riguarda i meccanismi di suspense, le scene inventate rischiano di essere molte di più rispetto a quelle che un fedele lettore potrebbe immaginare.
Il problema del cast legato a Harry Potter
Da non sottovalutare la rilevanza che il cast originario dei film di Harry Potter ha ancora nell’immaginario collettivo. Riusciresti a immaginare il celebre maghetto con un viso diverso da quello di Daniel Radcliffe? O un Severus Piton che non abbia i tratti di Alan Rickman?
I casting per la nuova serie di Harry Potter sono un problema non da poco, per il semplice fatto che l’ultimo dei 7 film relativi alla saga è uscito nel 2011 e oggi è ancora un ricordo molto vivo tra chi è cresciuto con i libri e chi, appunto, con Harry Potter al cinema.
Un problema simile, per esempio, è stato anche al centro del dibattito su Mercoledì, la serie Netflix con protagonista Jenna Ortega. Lì, però, la riscrittura intelligente di Tim Burton ha fatto in modo di diversificare il prodotto rendendolo adatto alle nuove generazioni, che hanno potuto riscoprire una beniamina degli anni Novanta. I più affezionati a Christina Ricci non hanno visto ‘usurpato’ il ruolo della loro beniamina ma si sono confrontati con un prodotto televisivo diverso.
Così non sarà per la serie tv Harry Potter, la cui scelta degli attori pende sulla testa della produzione come un’enorme spada di Damocle.
Perché il rischio di far diventare Harry Potter serie tv?
Quello relativo a Harry Potter è un franchise che non delude mai tra libri, gadget, film e adesso anche il videogioco Hogwarts Legacy. Impossibile pensare che HBO non ci mettesse le mani, specialmente a seguito dei grandi successi di Game of Thrones, House of Dragons e The Last of Us.
HBO ha la capacità di rendere meraviglia la maggior parte dei suoi prodotti televisivi, ma in questo caso si sta avventurando in un ginepraio non da poco. Di sicuro, la scelta di rendere Harry Potter una serie tv poggia su una domanda che, da parte del pubblico, c’è, specialmente da parte di chi è scontento delle rese cinematografiche dei libri.
In seconda battuta, è facile giocare su un prodotto che, se amato dal pubblico, potrebbe rendere davvero tantissimi soldi. Il problema è che basta un piccolo ‘se’ per rendere il terreno, tutto, davvero molto scivoloso.