La 65° edizione dei Grammy Awards, ovvero gli Oscar della musica, verrà ricordata come la serata di Beyoncé e Harry Styles, ma anche come l’edizione delle prime volte. Ecco i vincitori delle principali categorie.
Beyoncé nella storia dei Grammy
Durante la 65° edizione dei Grammy Awards, andata in scena il 5 febbraio alla Crypto Arena di Los Angeles, una delle protagoniste assolute è stata Beyoncé.
La cantante ha riscritto la storia dei Grammy, diventando l’artista con il maggior numero di statuette vinte: ben 32.
La scorsa notte, Beyoncé ha trionfato in quattro categorie, ovvero Best Dance/Electronic Recording per Break My Soul, Best/Dance Electronic Album per Renaissance, Best Traditional R&B Performance per Plastic Off the Sofa e Best R&B Song per Cuff it. Durante il suo discorso di ringraziamento, Beyoncé ha dedicato delle parole anche alla comunità LGBTQ+, alla sua famiglia e a Dio.
Nonostante i premi ottenuti, resta un pizzico di delusione per la mancata vincita del riconoscimento più importante, quello che celebra l’album più bello, l’Album of the Year, che la cantante non è ancora riuscita a mettere in tasca.
Harry Styles vince il premio per il miglior album dell’anno
A trionfare quindi nella categoria più importante, l’Album of the Year, è l’inglese Harry Styles, che si aggiudica il premio con il suo Harry’s House. Oltre alla statuetta più ambita, il cantante si è portato a casa anche le categorie Best Pop Vocal Album e Best Engineered Album, Non-Classical.
Ma alla storia dei Grammy si aggiunge un’altra prima volta. Sam Smith e Kim Petras hanno infatti trionfato nella categoria Best Pop Duo/Group Performance con Unholy, rendendo la cantante tedesca la prima donna transgender a vincere una statuetta.
Altri premi
Soddisfazioni anche per Taylor Swift, che con la sua All Too Well: The Short Film si è aggiudicata il Best Music Video, e Lizzo, vincitrice nella categoria Record of the Year con il brano About Damn Time.
Nulla di fatto invece per i Måneskin, candidati per la categoria New Best Artist, andata invece alla cantante Samara Joy. La rockband romana ha fatto comunque scatenare il pubblico e può vantare di essere stata la prima rockband italiana a ottenere una candidatura ai Grammy.
Adele ha vinto nella categoria Best Pop Solo Performance con Easy On Me, mentre a sorpresa la canzone dell’anno è stata Just Like That della cantautrice Bonnie Raitt.
Infine, tra i tanti momenti celebri della serata di premiazione dei Grammy 2023, c’è sicuramente la first lady americana Jill Biden che annuncia la vittoria del brano Baraye, l’inno delle proteste in Iran, come canzone che ispira cambiamenti sociali nel mondo, categoria presente per la prima volta.