Per la Giornata Mondiale della Consapevolezza dell’Autismo, Palazzo Chigi si tinge di blu. La giornata Mondiale dell’Autismo è un’occasione per sensibilizzare l’opinione pubblica sul tema. Troppa ignoranza ancora, da contrastare, troppi pregiudizi che c’è bisogno di sfatare.

Giornata Mondiale dell’autismo… o neurodiversità?
Definire l’autismo come una malattia o un qualcosa che viene sofferto da chi ne è ‘affetto’ è un discorso classico tra persone neurotipiche, che definisce una scala per cui, inevitabilmente, c’è qualcuno situato su un gradino superiore e un altro su uno inferiore.
Se ci soffermasse a riflettere, ma riflettere davvero, si farebbe anche attenzione a quelle che è più corretto definire neurodiversità. Il termine di certo spaventa, succede sempre così quando si scopre che qualcosa apparentemente invalidante può essere normalizzato con una semplice parola.
La neurodiversità va dunque tutelata ed è giusto che, in un secolo volto al progresso come quello corrente, la parola chiave sia conoscenza, ovvero: aprirsi a nuove forme di comunicazione e linguaggio.
Chi parla bene di autismo?
Nessuno può spiegare meglio il proprio modo di essere se non chi, dell’autismo, si è fatto portavoce. Questo è il caso di Autistic Red, ballerina, coreografa e attivista per i diritti delle persone autistiche. Sui social media e sul suo sito, Red parla di autismo, si apre alle persone insegnando loro come rapportarsi a lei.
Si fa traduttrice del proprio linguaggio e, al contempo, del linguaggio delle persone autistiche, dando a chi vuole informarsi tutti gli strumenti necessari alla comprensione di un modo di essere diverso, non invalidante.
Altri creators che agiscono in questo senso sono i fratelli Damiano e Margherita Tercon. Potresti ricordarti di loro perché, anni fa, si esibirono a Italia’s Got Talent, o potresti conoscerli perché sui social non soltanto parlando di autismo dal punto di vista di chi lo è, ma anche perché espongono un altro punto di vista, quello dei siblings, ovvero dei fratelli delle persone autistiche.
Gli sketch di Damiano e Margherita sono divertenti, leggeri ma densi di significato, offrono un ulteriore punto di vista sulla vita delle persone autistiche ma, in aggiunta, mostrano tramite l’esperienza diretta come il trovare una chiave di linguaggio comune sia la strada per una vita piena.
Giornata Mondiale della Consapevolezza dell’Autismo: la comunicazione
Per quanto il nome di questa Giornata sia piuttosto neutro, il modo che spesso si ha di parlare di autismo rimanda ancora troppo alla malattia, a qualcosa con cui convivere, di invalidante. Forse è un paradosso che per indicare una neurodiversità vengano utilizzate le parole soffrire di invece di essere. La consapevolezza, a volte, è una questione di vocabolario.