Il 20 novembre si celebra il Transgender Day of Remembrance, la Giornata della Memoria Transgender dedicata alla commemorazione delle vittime di violenza transfobica. Una data fissata nella memoria collettiva per ricordare l’importanza e la necessità di essere e vivere il proprio sé in modo totalmente libero. Un’occasione per avvicinarsi a queste tematiche attraverso la lettura di libri, per conoscere e approfondire la cultura transgender.
La storia della Giornata della Memoria Transgender
Il 28 novembre 1998 Rita Hester, donna trans, venne assassinata nel suo appartamento di Boston. Gwendolyn Ann Smith, attivista trans, decise di istituire il Transgender Day of Remembrance, TDoR, in ricordo di Rita Hester e di tutte le persone transgender che hanno subito e che subiscono discriminazioni e atti di violenza.
Dal 1999, ogni 20 novembre si celebra questa ricorrenza. In tutto il mondo eventi e manifestazioni portano alla ribalta i temi della libertà e della consapevolezza e provano a scalfire quel muro di odio che si erge attraverso i piccoli e i grandi gesti quotidiani.
Ogni anno il TDoR è preceduto dalla Transgender Awareness Week: sette giorni, dal 13 al 19 novembre, dedicati alla sensibilizzazione sociale.
L’obiettivo di presentare e analizzare i dati della violenza transfobica porta nel 2009 alla nascita del progetto The Trans Murder Monitoring: un portale che attraverso il monitoraggio degli omicidi di persone trans presenta annualmente la situazione nelle varie parti del mondo.

3 libri per approfondire la cultura transgender
La letteratura permette di acquisire il punto di vista del narratore e di fare propri i suoi pensieri. La lettura consente di vestire i panni dell’altro, di conoscere le gioie e i dolori del suo vissuto quotidiano e di comprenderlo nel profondo. Possono essere biografie o romanzi ma tutti con il preciso intento di raccontare esperienze di vita: ecco quindi 3 libri per celebrare questa giornata mondiale e la cultura transgender.
Gli argonauti di Maggie Nelson
Un’analisi sull’amore come strumento di conoscenza di sé e degli altri. Maggie Nelson racconta della sua vita, dei travagli fisici e mentali, delle incomprensioni degli altri e della maturazione di nuove consapevolezze. È il rapporto con il marito Harry Dodge, artista trans, e la loro decisione di intraprendere un percorso di fecondazione assistita a rappresentare il fulcro di questa autobiografia. Due corpi, i loro, in trasformazione.
Come moderni Giasone e Medea, i protagonisti salgono a bordo della nave Argo alla scoperta di un mondo popolato da difficoltà e pregiudizi alla conquista della propria indipendenza e libertà.
L’autrice regala una riflessione personale e intima su quanto sia necessario andare oltre le categorizzazioni e le definizioni imposte dalla società, per riscoprirsi prima di tutto come persone.
Middlesex di Jeffrey Eugenides
La protagonista e voce narrante Calliope Stephanides racconta la sua vita in un vortice di scoperte mediche e di segreti famigliari che possono far male, ma che hanno anche il potere di infondere nuova luce. L’epopea degli Stephanides ha inizio con la caduta dell’Impero Ottomano e con la fuga di Lefty e Desdemona, i nonni di Callie, da un villaggio turco verso Detroit. Negli anni Sessanta, in un’America alle prese con la Guerra del Vietnam, avrà luogo quella che Cal definisce la sua prima nascita. La sua adolescenza porterà invece a una nuova rinascita: la scoperta di essere ermafrodito rappresenterà una risposta e un nuovo inizio per Cal, cresciuto fino a quel momento come una ragazza. Una ri-nascita che guiderà il protagonista nella sua formazione e verso la conoscenza di segreti famigliari sottaciuti per lungo tempo.
L’autore Jeffrey Eugenides si è aggiudicato il Premio Pulitzer per la narrativa grazie a questo libro nel 2003.
Le transizioni di Pajtim Statovci
Il libro dello scrittore Pajtim Statovci presenta un’attenta analisi sull’identità. Il protagonista del romanzo, Bujar, è in continuo divenire, sa essere ciò che vuole e quando vuole. Rifugge dall’esasperazione di una società che etichetta ogni cosa. Pressante diventa la sua città d’origine, Tirana, e i pregiudizi nel contesto famigliare, la soluzione che si prospetta è quella di andarsene. Intraprende così un viaggio insieme all’amico verso un nuovo inizio, che lo porterà a viaggiare come immigrato verso le coste italiane.
Una storia di slancio, di ricerca di uno spazio nel mondo che possa accogliere ciò che Bujar sente di essere, senza cercare una definizione ad ogni costo, e per rafforzare equilibri fino a quel momento precari.