Che cos’è il genere noir per davvero? È quello che si chiedono molti lettori ogni volta che si imbattono in questa parola.
Sigaretta in bocca, cappello calato in testa, una silhouette che emerge dalle ombre e dalla nebbia, spezzando il silenzio di una strada isolata. Questa è l’immagine che sovviene alla mente di chiunque quando si sente parlare di genere noir.
Districarsi tra i vari aspetti della letteratura può essere una vera e propria sfida, soprattutto quando alcuni di essi hanno degli elementi in comune. Capita spesso che il genere thriller, giallo e noir vengano confusi quando, in realtà, sono come fratelli, ognuno con una sua caratteristica.
Tra gli scrittori più famosi troviamo Don Winslow, James Ellroy, Jo Nesbø e molti altri ancora.
Vediamo nel dettaglio che cos’è il genere noir, il lato oscuro della scrittura.
Genere noir, le sue origini
Il termine noir deriva dalle parole francesi roman noir, vale a dire “romanzo nero”. In origine, indicava tutt’altro genere, nello specifico quello del romanzo gotico britannico del diciannovesimo secolo. In seguito, il significato di roman noir cambiò, in particolare nel secondo dopoguerra, iniziando a essere utilizzato per descrivere una branca della letteratura che veniva dagli Stati Uniti dei primi anni ’20, ovvero l’hard boiled.
Il genere noir nasce come una costola di quello poliziesco ma, per essere ancora più precisi, proprio come un discendente dell’hard boiled. Nell’hard boiled il fulcro è il detective, figura oscura, dissacrante e ben lontana dal “paladino” che ci si aspetta di incontrare.
Il termine ha iniziato a venire utilizzato negli Stati Uniti all’incirca nel 1968, prima in cinematografia e in seguito nella letteratura.
Ma che cosa rende il genere noir tale?
Genere noir, le sue caratteristiche
Nel genere noir a fare da padrona è l’atmosfera, l’ambientazione, le sensazioni che la lettura suscita. Quando si pensa al noir, in automatico viene in mente una strada buia e fosca, desolata, con la nebbia a nascondere la figura dell’investigatore.
L’ambientazione è resa tale dal linguaggio crudo, dalle scene cupe e dagli stessi protagonisti, di norma antieroi, che risultano sempre affascinanti per il lettore. Va detto che nel noir la risoluzione del crimine non è mai l’obiettivo, perché il fine è quello di narrare uno spaccato di società crudo e feroce.
Il romanticismo è bandito, le donne che figurano nei romanzi noir spesso incarnano la femme fatale, divoratrici di uomini in un mondo che gli uomini vogliono dominare. Non vi è delicatezza nei romanzi noir, ma solo violenza e ferocia, come l’atmosfera che permea l’intera trama.
Nelle storie si trovano gangster, crimini come prostituzione, rapine, corruzione, che possano portare lo scrittore a mostrare l’ambientazione che ha scelto per il suo libro.
Soprattutto, nel noir non si hanno mai limiti e divisioni nette, non esiste il bene o il male, ma solo il colore grigio della personalità umana, nelle sue molteplici sfumature.
Il noir non è solo un genere, ma uno stato d’animo.
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Francesca Pantieri