La collana antologica bonelliana ha chiuso un paio di mesi fa con un celebrativo numero 100, per tornare oggi con una nuova formula che ripropone cult introvabili
Le testate antologiche, ultimamente, difficilmente si affermano. Hanno avuto il loro momento di gloria negli anni Sessanta e Settanta, quando uscivano riviste straordinarie come Comic Art, Linus, Eureka, Il Mago… ma erano anni di sperimentazione e ricerca, e quelle riviste erano collocate sul binario del cosiddetto fumetto d’autore, quasi sempre parallelo a quello popolare (con l’eccezione dei settimanali Skorpio e Lanciostory che escono tuttora). Soprattutto in ambito bonelliano, il formato caratteristico è sempre stato quello della collana monografica, dedicata a un personaggio specifico: Tex, Nathan Never, Julia. Un’eccezione fu Storia del West, dove però era costante almeno il setting e della quale si sapeva che era un’opera “a termine” (73 numeri). Quanto ai Romanzi Bonelli, escono in modo aperiodico e quindi non hanno la fisionomia di una collana tradizionale. Il lancio di Le Storie, nell’ottobre 2012, era stato visto come una sfida impegnativa, la rapida chiusura della collana veniva regolarmente profetizzata da più parti, invece il traguardo del numero 100 è stato raggiunto presentando fumetti di ogni genere e con ogni tipo di personaggio, e alcuni sono stati vere e proprie perle. Da oggi, però si cambia. Al posto delle Storie inedite, arrivano Le Storie Cult: ristampe di storiche e introvabili serie bonelliane, per la gioia di appassionati e collezionisti.
Un omaggio alle fondamenta del passato
I primi due numeri di Le Storie Cult presentano personaggi di Gian Luigi Bonelli, il mai troppo omaggiato creatore di Tex. Oggi esce Judok, un mix di western e fantascienza disegnato da Giovanni Ticci, il mese prossimo toccherà a Rio Kid, western un po’ classico e un po’ fantastico per i disegni di Roy D’Amy. L’ultimo tentativo di riproporre alcune delle tante avventure ideate da Gian Luigi Bonelli risaliva al 1987 quando fu lanciata la collana Tutto West, durata quattro anni, su cui rividero la luce personaggi come Hondo, Il Cavaliere del Texas, El Kid, Kociss e altri ancora; ma si era trattato appunto di un evento abbastanza episodico, legato al boom del fumetto che si andava registrando in quel periodo. Il lancio di Le Storie Cult si colloca in un momento ben diverso, siamo negli anni Duemiladieci e il fumetto da edicola vive una grossa crisi.
Negli ultimi tempi, la Sergio Bonelli Editore ha allargato i suoi orizzonti e ha fatto tentativi di vario genere per ampliare il suo bacino d’utenza: collane per avvicinare i più giovani, come Dragonero Adventures; altre che strizzano l’occhio al mondo dei videogame e del cinema, come Orfani; adattamenti di boardgame di successo come Zombicide: Invader; cross-over con personaggi di un colosso dei fumetti americani come la DC Comics; un canale YouTube ufficiale piuttosto attivo; distribuzione in libreria con volumi cartonati di pregio; sfruttamento di diritti cinematografici (il film di Dampyr è già stato realizzato e attende che sia possibile l’uscita al cinema, nel frattempo è in preparazione un adattamento televisivo di Julia). Ma cosa, di tutto ciò, sta funzionando davvero? L’impressione è che gli unici filoni produttivi siano le librerie e lo sbocco televisivo e cinematografico; le altre iniziative o sono nate dall’inizio per essere impressionanti ma episodiche, oppure non hanno avuto una vita particolarmente lunga.
Le Storie Cult sembra sintomatica di come da un lato la Bonelli si stia modernizzando, ma dall’altro continui ad arrancare nel comparto da edicola, poggiando su pochi titoli solidi e soffrendo sugli altri; tanto che torna a coccolare i lettori storici, per non dire anziani, quelli che ancora provano amore per il Fumetto di una volta. Avventura e intrattenimento senza pretese e con un sapore vintage possono ancora avere qualcosa da dare, ed è giusto proporli per onorare la storia del più importante editore italiano di fumetti; ma quando le novità vengono sostituite dalle ristampe, non è mai un buon segnale.