Quello delle festività tra Natale e Capodanno è un periodo particolare. Strade e case sono piene di luci, musica e alberi addobbati. Un’atmosfera di tradizione che porta il desiderio di rileggere qualcosa di stabile, fermo: un classico. Tuttavia, spesso non se ne ha il tempo, nella frenesia della caccia ai regali. Per rimediare, ecco una breve lista di film tratti da libri classici.
Piccole Donne – “Natale non sarà Natale senza regali”
È il romanzo più famoso di Luisa May Alcott, più volte adattato per il grande schermo. Narra la crescita delle quattro sorelle March: Meg, Jo, Beth, Amy. La versione più recente è l’ottimo Little Women di Greta Gerwig, del 2019. Questo film si mantiene fedele al libro eccetto nel finale, ambiguo e meta-narrativo. Il sottotesto femminista è maneggiato dalla regista con grande intuto e abilità e il cast offre interpretazioni eccezionali. Su tutti, spiccano Saoirse Ronan e Timothèe Chalamet, con un’alchimia romantica unica e palpabile.
A Christmas Carol – “Scempiaggini!”
Impossibile ignorare questo titolo in una lista di film tratti da libri classici. Rifacimento di Zemeckis dell’omonimo racconto di Charles Dickens. Realizzato completamente in computer grafica, attraverso la tecnica della performance capture. Ormai questa tecnologia è usatissima nei blockbuster americani, ma nel lontano 2009 si trattava ancora di una novità. Visivamente, non regge il confronto con ciò che possiamo trovare in sala oggi. Eppure, lo Scrooge di Jim Carrey resta insuperabile. Infine, il film si difende ancora molto bene grazie a certe trovate registiche (potenziate dal 3D nativo) e a una colonna sonora pregevole.
Assassinio sull’Orient Express – “Buon Dio! Un assassinio, qui?!”
Perchè non mettersi comodi e gustarsi un buon giallo? Kenneth Branagh dirige ed interpreta uno dei casi più famosi di Hercule Poirot. Un ritorno in grande stile dopo le famose versioni del 1970 e del 2004, con un cast stellare. Costumi e fotografia splendidi, valorizzati da una regia che evita il problema claustrofobia (l’intera vicenda si svoge in treno) tramite inquadrature creative e variegate. Adorabile il Poirot di Branagh, per quanto, caratterialmente, un po’ diverso dalla sua controparte cartacea: altrettanto eccentrico, ma più energico e meno dimesso.
Il grande Gatsby – “Non si può ripetere il passato”
Se volete rifarvi gli occhi, l’ultimo film di Baz Luhrman è ciò che state cercando. Visivamente ambiziosissimo, sfarzoso, enorme. Dal punto di vista estetico, è una delle rappresentazioni più impressionanti dei ruggenti anni ’20. A prima vista pare un trattamento di gran classe per il classico di Francis Scott Fitzgerald. Purtroppo, pur contando sulla bravura di un attore come Di Caprio, il cuore della storia risulta soffocato dalla ricchezza strabordante di colori e scenografie. O almeno, per alcuni. Secondo altri, invece, l’intuizione del regista è stata proprio quella di esasperare le immagini per raccontare la disperata speranza di Gatsby.
Dracula di Bram Stoker – “Non bevo mai… vino”
Consigliato soprattutto nel caso vogliate staccare dall’atmosfera natalizia. Il romanzo epistrolare di Bram Stoker fu l’ultimo grande racconto gotico. Si rivelò a più riprese terreno fertile per il cinema, che ha sempre amato i film tratti da libri classici. Il primo adattamento dell’opera di Stoker è considerato il Nosferatu di Murnau, 1922. Ben settanta anni dopo, toccò alla versione di Francis Ford Coppola rivitalizzare la figura del vampiro. Non tutto il cast brilla per bravura, ma il film resta un capolavoro per la sua direzione artistica, nonché per il talento recitativo di Gary Oldman. Il suo Conte Dracula è mostro e dandy, repellente e al contempo affascinante. Un piccolo pezzo di storia del cinema, che rende giustizia alla storia originale.