Quanti di hanno canticchiato almeno una volta la sigla (di apertura e di chiusura, s’intende) delle Fiabe sonore? Sicuramente leggendo questo, a qualcuno è anche venuto il magone.

La tecnologia è dalla parte dei nostalgici. Infatti la startup Faba ha ideato un piccolo giocattolo hi-tech che riproduce le favole e fiabe della buonanotte, senza schermi e senza ulteriori tecnologie. Alle storie che da sempre hanno fatto sognare i piccini si aggiungono quelle lette e rilette come Il Piccolo Principe, e a tutte queste si aggiungono anche le avventure dei personaggi più amati in tempi recenti, come ad esempio Peppa Pig.
Cos’è Faba: dalla genitorialità alla startup
La startup è giovanissima; Faba nasce da un’idea singolare e originale. Nel 2019, ben prima dell’illuminazione geniale, tre dei quattro founder sono diventati genitori. La domanda sorge sempre spontanea: come posso fare in modo che mio figlio s’intrattenga in maniera educativa?
Le risposte potrebbero essere immediate: quanti bambini si vedono seduti al tavolo di un ristorante con in mano un tablet? Quanti bambini ne possiedono uno personale? I tre, dunque, hanno avuto l’esigenza di «trovare qualcosa per i nostri figli che fosse un giocattolo di qualità, ma anche educativo e in grado di crescere con loro, seguendone lo sviluppo».

Ed ecco che, grazie anche alla loro esperienza accumulata nel realizzare chiavette USB personalizzate per uffici, è l’idea della startup Faba.
Sapevamo già lavorare con personaggi 3D e padroneggiavamo la tecnologia. Da qui a creare un prodotto completamente nuovo il passo è stato breve: la vera sfida è stato fare qualcosa che fosse altamente tecnologico ma al contempo facilissimo da usare.
Chiara Gava (Marketing Manager)
Non solo il lettore di Faba può essere aggiornato tramite porta USB, ma per mezzo delle statuine tridimensionali riesce a fornire tracce audio per tutte le età: «Le storie di Geronimo Stilton sono pensate per i più grandicelli, quelle di Peppa Pig per i più piccoli, ma in questo modo Faba resterà a lungo sul comodino del bambino».
Come usare Faba
E poi ci sono i personaggi, coloratissimi e dettagliatissimi: «Che si tratti del Piccolo Principe, Pinocchio, Gruffalò o personaggi ideati da noi, volevamo che ci fosse continuità artistica per colori, forme, stile e dimensioni: per questo ci siamo rivolti a un artista affermato, che lavora sempre qui in veneto: Jacopo Rosati».
Per far sì che la magia abbia inizio, basta semplicemente appoggiare sulla cassa audio a disposizione le statuine corrispondenti che comunicano tramite tecnologia NFC. La mission di Faba è quella di far sì che i più piccoli possano divertirsi contrastando le conseguenze negative che scaturiscono da un prolungato uso di dispositivi tecnologici. Faba, infatti vanta la collaborazione con cinque protagoniste dell’età evolutiva che stanno monitorano il catalogo dei contenuti disponibile per poterlo scindere in base alle aree di sviluppo.

La startup, inoltre, ha scommesso anche su i più “grandicelli”, che iniziano ad andare a scuola. Tramite la medesima tecnologia, chiamata in tal senso MyFaba per la scuola, è possibile ribadire la finalità educativa del giocattolo.
Sarà quindi possibile coinvolgere gli studenti in proposte laboratoriali al fine di migliorare le competenze emotive, comportamentali e linguistiche. Tra le promesse del futuro, vi è anche quella di sperimentare le lezioni di inglese e di educazione ambientale.
Uno dei punti forti di Faba è stato senz’altro quello di imporsi sul mercato coniugando l’aspetto educativo con quello tecnologico. In questo modo ha ottenuto non solo la fiducia delle famiglie ma anche quella di investitori impact di primario standing, che hanno individuato nel raccontastorie un prodotto che, partendo dalla tradizione, guarda al futuro in modo innovativo
Marco Meoni (Associate di Growth Capital)
Faba, inoltre, è stata una realtà presente al Bologna Children’s Book Fair, il più grande evento di editoria per l’infanzia.