Dal 25 gennaio è disponibile su Disney+ Extraordinary, una serie di 8 puntate che parla di superpoteri e normalità. La protagonista Jen vive in un mondo in cui tutti hanno un superpotere. Tutti tranne lei. Riuscirà a comprendere fino in fondo ciò che e a trovare la sua strada?
(Attenzione: pericolo spoiler a seguire)

La trama della nuova serie Extraordinary
Jen, Máiréad Tyers, ha venticinque e da quando ne ha compiuti diciotto è in attesa di scoprire il suo superpotere. Nel mondo di Extraordinary al compimento dei diciotto anni tutti acquisiscono un potere, di ogni tipologia: c’è chi può volare, chi può diventare invisibile, chi può controllare la tecnologia. Jen ha già passato l’età di passaggio ma il suo potere non sembra volersi manifestare, creandole non poco imbarazzo.
Vive in un appartamento a East London con l’amica di sempre Carrie, a tratti sorella e a tratti genitore, che lavora in uno studio di avvocati, nel quale utilizza il suo potere per risolvere le dispute legali. Il dono di Carrie infatti è quello di comunicare con i defunti, un’occasione per rimettersi in contatto con chi non c’è più e per chiudere questioni rimaste in sospeso.
Insieme a loro vive anche Kash, il fidanzato di Carrie, che è alla ricerca di un’occupazione che lo renda felice, anche se solo l’incertezza e l’indecisione sembrano guidarlo.
Insieme ai tre amici verrà accolto in casa anche un gatto randagio che sembra nascondere un segreto e scoprirlo diventerà proprio uno degli obiettivi dei tre amici.

Da grandi superpoteri derivano grandi responsabilità
Relazionarsi con le persone è motivo per Jen di sofferenza, dover spiegare l’assenza di poteri e giustificare ogni volta questa mancanza è molto fastidioso. Si sente incastrata in un lavoro che non la soddisfa, frequenta saltuariamente Luke, un ragazzo che non si mostra desideroso di costruire una relazione con lei.
Una vita semplice e normale, ma per lei banale. Il suo errore è credere che tutte le altre persone, forti anche dei loro superpoteri, vivano una vita felice e perfetta. Ma ben presto si scontrerà con la realtà che si rivelerà diversa da come lei la immagina; tutti vivono le loro vicissitudini e problematiche, nessuno escluso e ognuno a suo modo.
L’amica Carrie si sente svilita dal suo potere: il suo dubbio è capire quanto agli altri interessa veramente di lei e quanti invece la “sfruttano” per ciò che è in grado di fare, a qualcuno interessa realmente la sua voce?
Kash non se la passa sicuramente meglio, si sente un fallito e non riesce a trovare il lavoro giusto per sé, nemmeno una task force di supereroi vigilanti, da lui stesso costituita, sembra essere la risposta giusta alla sua insoddisfazione.

Extraordinary: quando essere ordinari è un superpotere
Il potere di questa serie è quello di essere ironica, con tempi evidentemente comici e surreali, pur trattando un tema comunque serio. La curiosità di scoprire i poteri di tutti i personaggi in azione è il motivo in più che coinvolge lo spettatore.
È una serie di formazione nella quale la protagonista fa i conti con se stessa, con le sue insicurezze e con le sue mancanze, mentre la perfezione in cui sembrano vivere gli altri esiste solo nella sua interpretazione della realtà.
Jen intraprende un percorso di scoperta personale, il suo essere ordinaria vale come un superpotere e l’accettazione di questa normalità può essere il primo passo.
La straordinarietà della serie è proprio la normalità di Jen, la serie fa luce su un aspetto in cui molti possono identificarsi: il sentirsi banali in mondo di supereroi, un sentimento che si è notevolmente amplificato con l’arrivo dei social. Non sentirsi mai arrivati, mai abbastanza, mai all’altezza sono questi i sentimenti che prova Jen, una ragazza che sta imparando a conoscere se stessa e gli altri.
In seguito alla presentazione della serie è stata annunciata la seconda stagione, confermando il riscontro positivo di critica e pubblico.
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