Dopo vari ingressi in ospedale e una malattia con cui ha convissuto per due anni, è morto Silvio Berlusconi, ex Presidente del Consiglio e Senatore della Repubblica italiana. La sua è e resterà per sempre una figura di spicco sia nel mondo politico che in quello imprenditoriale.
Silvio Berlusconi è un esempio di spirito imprenditoriale, lungimiranza e al contempo anche contraddizione e ambiguità.
Menomale che Silvio c’è
Con Silvio Berlusconi va via una delle figure più ambivalenti del mondo politico degli ultimi 40 anni. Tanto innalzato dai suoi sostenitori quando aspramente criticato dai suoi detrattori, nel bene e nel male è sempre riuscito a catalizzare su di sé l’attenzione delle persone e dei media. Qualcuno più saggio e letterato potrebbe dire che purché se ne parli, nella vita di Silvio Berlusconi, sia stato uno stile di vita e non soltanto una traccia.
Fondatore di Milano 2, di Mediaset, di Forza Italia. Presidente del Consiglio per 4 volte e appoggio fondamentale alla vittoria di Giorgia Meloni quest’anno, che piaccia o meno è innegabile che Silvio Berlusconi sia stato uno degli uomini che ha definito l’Italia nel passaggio al secolo nuovo.
A suo carico una marea sconcertante di accuse, battute infelici e mal di capo che oggi fanno quasi sorridere, figurelle internazionali che hanno fatto la fortuna di comicità e satira. Menomale che Silvio c’è, recitava lo slogan che gli ha garantito spesso un’accoglienza quasi messianica da parte del suo elettorato.
Si fa fatica ad immaginare un'Italia senza Silvio Berlusconi. Tre volte premier, fondatore di Forza Italia e di un impero televisivo che aveva plasmato l'immaginario nazionale per oltre un ventennio https://t.co/WewRL6MqM4 pic.twitter.com/wewQ7uI72x
— Repubblica (@repubblica) June 12, 2023
Silvio Berlusconi, accentratore o abile stratega?
Ci sono alcune cose di cui la storia politica italiana rimarrà sempre curiosa, riguardo Silvio Berlusconi, misteri che lasceranno ai critici del domani il compito della difficile risoluzione. Il primo riguarda l’enorme strapotere che Silvio Berlusconi ha avuto tra le mani come Presidente del Consiglio: impresa, televisione nazionale e la Mediaset, un conflitto d’interessi che marca ancora di più le contraddizioni che caratterizzano questa figura politica.
Il secondo le numerose accuse che l’hanno visto protagonista, dall’associazione mafiosa ai festini di Arcore, dai vari ‘papy’ alle eventuali nipoti di Mubarak.
Resta da chiedersi, oggi, se Silvio Berlusconi non avesse anticipato di molto i tempi: la fama attraverso lo scandalo, un certo populismo che avvicina più persone di quanto non si direbbe, il sorriso sempre sfacciato e l’atteggiamento incurante di chi va sempre avanti nonostante gli intoppi, quasi come un eroe degli anni Duemila, per alcuni.
Tutti questi dubbi resteranno vivi nel cuore di chi, Silvio Berlusconi, l’ha vissuto come leader e come avversario. Di chi ha creduto fosse un messia della politica e chi l’ha visto come colui che ha iniziato a svuotarla di sostanza, quella stessa politica, riempiendola di slogan e promesse.
Per tutte queste persone adesso c’è un attimo di sgomento. Si cerca un nuovo mito, o un nuovo demone.