Another End di Piero Messina e Gloria! opera prima di Margherita Vicario sono i due film italiani in competizioni per l’Orso d’Oro alla 74^ edizione del Festival del Cinema di Berlino che si terrà dal 15 al 25 febbraio 2024
Another End ha come interpreti Gael García Bernal, Renate Reinsve, Bérénice Bejo, Olivia Williams, Pal Aron. Prodotto da Indigo Film e Rai Cinema, con il sostegno di Creative Europe. La DGCA ha finanziato il film con 35mila euro di contributi selettivi.
Sal si affida a “Another End”, una nuova tecnologia che promette di alleviare il dolore del distacco riportando momentaneamente in vita la coscienza di chi se n’è andato. Ritrova così Zoe, l’amore della sua vita, anche se nel corpo di un’altra donna, per condividere con lei ancora un pezzo di vita, per amarla di nuovo, per esserne amato, per riuscire a dirle infine addio. Ma è una gioia fragile, effimera, insidiosa e, arrivato al termine del programma, Sal non intende assistere docilmente alla dissoluzione del proprio amore, alla perdita definitiva della moglie.
Gloria! con Galatea Bellugi, Carlotta Gamba, Veronica Lucchesi, è ambientato in un istituto femminile nella Venezia di fine ‘700 e racconta la storia di Teresa, una giovane dal talento visionario, che, insieme a un gruppetto di straordinarie musiciste, scavalca i secoli e sfida i polverosi catafalchi dell’Ancien Régime inventando una musica ribelle, leggera e moderna.
È una produzione Tempesta, Rai Cinema, Tellfilm. La DGCA ha finanziato l’opera di Margherita Vicario con 450mila euro di contributi selettivi dedicati alle opere di lungometraggio prime e seconde.
In concorso anche la coproduzione minoritaria italiana L’Empire, di Bruno Dumont, coprodotto dall’italiana Ascent Film, assieme a Tessalit Productions (Francia, coproduttore maggioritario), Red Balloon Film (Germania), Novak (Belgio). Il Ministero della Cultura tramite la DGCA ha sostenuto l’opera con bando coproduzioni minoritarie 2021 e un contributo di 300mila euro. Racconta l’epica vita parallela dei cavalieri dei regni interplanetari dietro l’apparenza della banale vita quotidiana di un villaggio di pescatori sulla Costa d’Opale.
Berlinale Special ospiterà la serie noir in sei episodi Dostoevskij dei fratelli D’Innocenzo. Prodotta da Sky Studios con Paco Cinematografica, Dostoevskij ha per protagonista Filippo Timi nei panni di Vitello un brillante e tormentato detective dal passato doloroso, affiancato sul set da Gabriel Montesi, Carlotta Gamba e Federico Vanni.
La stessa sezione vede la partecipazione della produzione Netflix Supersex, serie in sette episodi sulla vita e carriera del divo del porno Rocco Siffredi, che avrà il volto di Alessandro Borghi. L’attore è affiancato da Jasmine Trinca e Adriano Giannini. La serie è una produzione The Apartment, Groenlandia, Small Forward Productions. Dietro la macchia da presa Matteo Rovere, Francesca Mazzoleni, Francesco Carrozzini.
Carlo Sironi sarà presente in Generation14plus con Quell’estate con Irène. Sostenuto con bando di cosviluppo e coproduzione Italia-Francia (20mila euro per lo sviluppo e 120mila per la produzione) ha ottenuto anche contributi selettivi per lo sviluppo (60mila euro) e per la produzione (280mila euro). Il film è prodotto da Kino Produzioni, June Films, Rai Cinema.
Le diciassettenni Clara e Irène si incontrano per la prima volta nell’agosto 1997 durante una gita organizzata dall’ospedale che le ha in cura da una malattia che sembrava sconfitta ma è ancora un’ombra presente nelle loro vite. Quando sono insieme la paura svanisce e bastano poche ore a renderle inseparabili. Al punto di decidere di scappare insieme su un’isola lontana da tutti dove poter finalmente vivere la loro prima vera estate.
Il cassetto segreto, documentario di Costanza Quatriglio presente alla Berlinale 2024 in Forum, è una produzione Indyca, Luce Cinecittà, Rai Cinema, Rough Cat, Rough Cat, RSI – Radiotelevisione svizzera. La DGCA ha sostenuto la produzione del documentario con contributi selettivi pari a 60mila euro.
La Sicilia, il mondo, una casa, una biblioteca. Un viaggio sentimentale e avventuroso in un Novecento ormai sconosciuto, attraverso bobine 8mm, fotografie, registrazioni sonore, documenti di un archivio unico, quello del giornalista e scrittore Giuseppe Quatriglio, padre della regista, che ha dedicato la propria vita al racconto della Storia dalla prospettiva di una Sicilia universale di artisti, poeti e intellettuali.
articolo originale: cultura.gov.it