Un tema caldo, attualmente, è quello degli NFT, Non Fungible Token. Si tratta di un gettone digitale non riproducibile, da non confondere con un altro tipo di gettone, il BitCoin, una vera e propria moneta virtuale che al contrario dell’NFT è possibile replicare per ottenere una specie di conio virtuale.
NFT Copyright
Per la loro valenza di firma irreplicabile, gli NFT hanno trovato larga applicazione nel mondo dell’arte digitale. È possibile partecipare a delle vere e proprie aste dove le opere a cui è stato apposto l’NFT, dunque la firma virtuale dell’autore, sono vendute per migliaia e migliaia di euro.
Ma come funziona, esattamente, il mondo degli NFT?
Per capirlo ho chiesto l’aiuto di un esperto: Andrea Mastrantoni, comunicatore e digital strategist aziendale.
Ciao Andrea, e grazie per la tua disponibilità.
L’NFT è dunque una specie di firma digitale. A fronte del difficile legame tra il mondo digitale e quello dei diritti d’autore, possiamo chiamarla rivoluzione?
Attualmente è sì, una rivoluzione, ma bisognerà vedere però dove porterà nell’effettivo in futuro. Soprattutto, bisognerà vedere se i legislatori non troveranno modo, un domani, di normare questo mondo in qualche maniera. Ad oggi il mondo degli NFT è incredibilmente “affascinante”, ma bisogna ricordare una cosa: il 90% (ma forse anche di più) degli NFF pubblicati e/o venduti sugli appositi siti e piattaforme online sono truffe, in gergo Scam.
Non è possibile parlare di NFT senza nominare il Blockchain, un nuovo sistema di archivio digitale che memorizza in automatico ogni forma di transazione. Puoi spiegarci in che modo NFT e Blockchain sono collegati?
NFT e Blockchain sono collegati per via di un concetto molto semplice: l’unicità della transazione e quindi dell’opera venduta/acquistata. Non potrebbe esistere e non potrebbe quindi nemmeno avere alcun valore un NFT se non tramite una “firma” digitale impressa tramite appunto la Blockchain.
Ci sono tweet venduti per migliaia di euro. Tramite gli NFT è possibile, quindi, mettere in commercio qualsiasi prodotto digitale?
Il mondo degli NFT è relativamente giovane e quindi si può immaginare con facilità che nel prossimo futuro tutti, o quasi, tenteranno di entrarci a livello commerciale. Ci sono già aziende che vendono anche “esperienze” o “vacanze di lusso” tramite aste NFT. Tutto è quindi ipoteticamente vendibile tramite NFT, l’importante però è che si riesca veramente a rispettare il concetto di unicità, e questo non è sempre detto che avvenga. Colui che compra o partecipa a un’asta NFT deve accertarsi sempre molto bene prima di muoversi… Poche sono veramente le occasioni e gli oggetti di valore in termini di opere d’arte, esperienze, oggetti, eccetera.
Nell’ambito dell’arte, il ricorso agli NFT è considerato ormai un vero e proprio investimento. Cosa ne pensi?
Lo è oggi assolutamente! Non sappiamo se lo sarà domani, almeno nel mondo reale. E infatti che va gli investimenti oggi negli NFT ne vuole trarre subito un guadagno. E chi afferma il contrario mente sapendo di mentir, oppure ignora la regola base del web: tutto è mutevole.
È facile creare un proprio NFT?
Certamente, molto facile. Basta “googlare” “come creare un NFT” e si apriranno decine di siti/piattaforme che permettono di creare facilmente un NFT. La cosa molto difficile invece è avere successo con un NFT. Un consiglio? Create un ottimo “White Paper” prima di commercializzarlo e rispettatelo a pieno: è la base di partenza per un progetto NFT serio.
NFT nel mondo dell’editoria
Tra autori, per avere una prova tangibile della paternità della propria opera in caso di furto, è buona norma inviare, alla fine della stesura, il manoscritto a se stessi tramite raccomandata e non aprire la busta, mai, per nessun motivo. Per la loro capacità di marchio e dunque di prova, l’applicazione degli NFT nell’editoria e, in special modo, nel mondo dell’editoria digitale, potrebbe non soltanto risolvere innumerevoli beghe nate dall’appropriazione indebita di alcune opere tramite blog o piattaforme, ma proprio per la vendibilità degli NFT sarebbe di sicuro un’opportunità più equa di guadagno per tutti.