Quello dell’antagonista è il ruolo di molti personaggi nei libri: Voldemort di Harry Potter, per esempio, oppure l’Innominato dei Promessi Sposi.
Quando si scrive un romanzo, è fondamentale conoscere bene i propri personaggi e il loro ruolo. Della loro costruzione se ne è già parlato, ma ogni personaggio è un mondo a sé.
Da sempre, ci si concentra sul protagonista, eroe indiscusso della trama… ma che cos’è un protagonista, senza un buon antagonista?
Vediamo allora come si costruisce un antagonista perfetto.
Antagonista o cattivo? Chi è davvero
Chi è davvero l’antagonista? Spesso si tende a relegarlo al semplice ruolo di ‘cattivo’, in modo un po’ troppo semplicistico. Questo avviene perché nella tradizione classica l’eroe incarna ogni valore positivo come il coraggio, la bontà e la gentilezza, e l’antagonista ogni valore negativo. Basti pensare, per esempio, a Sauron de Il Signore degli Anelli, o a Grimilde di Biancaneve.
Tuttavia, l’antagonista è molto altro. Con questo nome si intende infatti chi si oppone al protagonista, a prescindere dalla loro sfera morale e dalla loro inclinazione al bene e al male. Prendiamo come esempio Arsenio Lupin, il ladro gentiluomo che ancora, dopo più di un secolo, conquista il cuore dei lettori. Nel caso del protagonista dell’opera di Maurice Leblanc, l’antagonista è l’ispettore Justin Ganimard, che alla fin fine cerca solo di fare il suo lavoro e arrestare un ladro. Mai ridurre, quindi, un antagonista a un semplice cattivo. Il suo ruolo è importante quanto quello del protagonista, se non di più!
Gli obiettivi e le motivazioni dell’antagonista
È sempre importante dare al proprio personaggio antagonista un obiettivo che sia per lui costruttivo e delle motivazioni che lo hanno portato a questo scopo. Questo perché il semplice ‘evil for evil’s sake’ non regge mai a lungo e, soprattutto, difficilmente attira i lettori.
Un buon antagonista è quello che fa vacillare le proprie idee e valori. È davvero lui il nemico, o magari è in realtà la vittima? E se avesse ragione?
Come antagonista celebre, tra i tanti personaggi di libri, prendiamo Voldemort di Harry Potter. Senza dubbio un cattivo, ma convinto delle proprie idee di supremazia e con un passato che lo ha portato a diventare il più grande mago oscuro di tutti i tempi. Oppure, Scar de Il Re Leone, il cui desiderio di conquista e rivalsa lo ha portato a condannare la propria famiglia.
Quali che siano i risultati, gli scopi di questi due esempi nascevano da motivazioni radicate nella loro personale storia.
Personalità, mai dimenticarla
Come ogni personaggio, un antagonista non può essere privo di personalità ed essere ridotto solo a un ruolo. Negli ultimi anni la letteratura e la cinematografia si sono concentrati molto su quest’aspetto, creando personaggi carismatici, dotati di mille sfaccettature, come il Corinthian che si trova in Sandman.
Nessun lettore si affezionerà mai a un antagonista bidimensionale e, per questo, è necessario dipingerne un ritratto dettagliato. Sapere, per esempio, come si comporta quando è arrabbiato, se ama qualcuno o qualcosa, se è spiritoso o meno.
L’antagonista deve diventare qualcuno che incuriosisce il lettore e che porta il lettore stesso a chiedersi se non sia il caso di tifare per lui o meno. In questo modo, la sua curiosità sarà assicurata.
Antagonista e punti deboli
Non vi è storia senza conflitto, e non vi è conflitto senza punti deboli.
Ogni antagonista che rientri tra i personaggi dei libri deve arrivare, in qualche modo, al contrasto con il protagonista, che sia per lo scopo, per l’ideologia, o anche solo per una questione personale.
Soprattutto, un antagonista non deve essere imbattibile e deve avere dei punti deboli che possano renderlo più umano, credibile e vicino al lettore. Un personaggio impossibile da sconfiggere, alla lunga, rischia di risultare noioso e far perdere ogni traccia di tensione nella trama.
Un’ottima serie che mostra la linea sottile tra protagonisti e antagonisti in questo senso è The Boys, che rivela luce e oscurità dei super eroi.
Così come un libro non si regge senza un buon antagonista, non funziona neanche senza un protagonista ben costruito. Per capire come realizzarne uno a tutto tondo, è possibile dare un’occhiata al corso Other Souls sul viaggio dell’Eroe e la sua costruzione!
Francesca Pantieri