Ennesima stoccata impopolare per Elon Musk, creatore di Tesla e proprietario di Twitter. Incurante come al solito della propria figura pubblica, questa volta con le sue parole colpisce il lavoro da remoto.
Elon Musk contro il lavoro da remoto?
Il 16 maggio 2023, durante la sua intervista con David Faber in onda sulla CNBC, Elon Musk ha parlato del lavoro da remoto, dando la sua personale e durissima opinione. Il colosso di Twitter parlava, nello specifico, dei professionisti del settore tecnologico della Silicon Valley in particolare e degli Stati Uniti in generale, c’è da dirlo, ma la sua affermazione ha fatto il giro del mondo in ben poco tempo.
Elon Musk ha definito ipocrita il lavoro da remoto, specialmente quando, nello stesso settore, altri lavoratori addetti magari a servizi meno di rilievo continuano ad andare in presenza sul posto di lavoro. Ha anche parlato di classe laptop, privilegiata proprio rispetto ai lavoratori di servizio.
Questa disparità, Elon Musk l’ha definita moralmente sbagliata, e non si può dire sia incoerente perché più volte ha esortato i dipendenti di Twitter a lavorare in presenza, in ufficio.
— Elon Musk (@elonmusk) May 16, 2023
Le parole di Elon Musk sul lavoro da remoto sono applicabili in tutti i settori?
Se per alcuni settori forse il lavoro in presenza è una risorsa di valore, lo stesso discorso non può dirsi per altri. Il lavoro da remoto divide il dibattito tra chi lo reputa una risorsa per la produttività e chi, invece, asserisce quanto lavorare da casa equivalga a lavorare di più a causa dei mancati paletti costituiti dalle porte di un ufficio.
Insomma, se per molti è un toccasana, altrettante persone si trovano più d’accordo con Elon Musk. C’è da dire, però, che fare più smart working vuol dire emettere meno Co2 nell’aria, e quindi ridurre l’inquinamento causato dalla moltitudine di auto ai semafori, la mattina.
E tu? Da che parte stai?