Oggi si celebra la giornata mondiale della voce. Un’occasione per focalizzare l’attenzione sull’importanza del benessere della voce. E anche per scoprire le prestazionalità artistiche e professionali di questo fondamentale “strumento” di espressione di sé e di comunicazione sociale. A partire dal voice off e dai lavori possibili a esso correlati. In tanto, però, cosa significa voce off? Qui ve ne parliamo.
Quali sono gli obiettivi della giornata mondiale della voce?
World Voice Day nasce in Brasile nel 1999 e si celebra annualmente a livello planetario il 16 aprile. Con lo scopo di sensibilizzare l’opinione pubblica sull’importanza della voce e mettere in guardia contro eventuali patologie vocali. E per gettare luce sui possibili disturbi del linguaggio, che limitano le capacità comunicative di una persona.
Tra gli altri obiettivi della giornata anche quello di valorizzare lo strumento voce, quale fulcro delle relazioni umane, degli scambi sociali e di moltissime professioni. Che si reggono proprio su questo potente mezzo. Dall’insegnamento ai lavori possibili nel voice off.
La voce gioca un ruolo cruciale nello sviluppo dell’individuo
La voce ha una fondamentale importanza evolutiva e sociale. Perché è lo strumento a partire dal quale si instaurano le prime relazioni significative. Già in fase prenatale il bambino impara a riconoscere la voce della mamma. Un mezzo espressivo che gioca un ruolo determinante nella formazione del legame di attaccamento alla figura materna nei primissimi anni di vita. Impattando sulla strutturazione e sul futuro sviluppo della personalità dell’individuo.
Attraverso la voce, fin dalla nascita, si esprimono i propri bisogni, emozioni, intenzionalità. Si entra in contatto col mondo esterno e ci si riesce a relazionare con esso. La voce può trasmetterci una vastissima gamma di informazioni sul nostro interlocutore. Ad esempio, genere, età, etnia, le emozioni che prova… e persino la sua personale “mappa del mondo“. Infatti, secondo la PNL attraverso il linguaggio è possibile comprendere il modo in cui l’altro si “rappresenta la realtà”.
Chi sono i principali destinatari della giornata mondiale della voce?
I principali destinatari del messaggio della giornata sono tutte quelle figure professionali che utilizzano la voce come strumento di lavoro: insegnanti, politici, avvocati, speaker radiotelevisivi, cantanti, attori, influencer, operatori di call center…Per non parlare di tutti coloro che lavorano nel fuori campo (voice off), come doppiatori, lettori di audio libri, narratori, voice over di video e documentari… Specialmente se fumatori o consumatori di alcol, espondendo le corde vocali all’azione lesiva di questa tipologia di agenti.
Cosa significa voice off e come poterci lavorare?
Cosa significa voice off? Per Voice off si intende voce fuori campo o voce narrante. Nel mondo cinematografico si fa riferimento sia alla voce del narratore esterno, che non si identifica con nessun personaggio della storia, ma descrive e commenta ciò che accade. Sia alla voce che corrisponde a quella dell’attore, dal momento in cui essa viene doppiata. La voce fuori campo è il must anche di video e documentari, dove i filmati necessitano di essere spiegati da una voce narrante. O dei film di animazione, per “dare voce” ai personaggi animati.
La crescente diffusione di audiolibri e audioarticoli ha aperto le porte a una nuova figura professionale: il narratore di audiolibri. Ma quali sono le competenze rischieste per svolgere questa professione? Scopriamolo, in occasione di questa giornata mondiale della voce.
Possedere una bella voce non basta. Un narratore di audiolibri deve dare le giuste intonazioni e non avere difetti di pronuncia. Inoltre è necessaria una corretta dizione, senza inflessioni dialettali. Cosa più importante bisogna saper leggere e interpretare il testo. E soprattutto possedere buone doti narrative.