Cosa significa afflato? Per definizione tecnica, è un sostantivo maschile che assume diversi significati, in base ai contesti in cui viene utilizzato. Di norma, si tratta di un lieve movimento dell’aria, un’esalazione, nell’accezione più letterale. Ma “afflato” ha anche una connotazione più ampia, che arriva a identificare un impulso creativo e fantastico.
Alito, soffio, ispirazione, estro. Questa è la definizione che si trova nel dizionario Treccani. Ma, nello specifico, cosa significa afflato? Intenso spirito poetico.
Afflato, da Afflatus: l’origine latina della parola
Di derivazione latina – in origine era afflatus, participio passato di afflare “soffiare verso, infondere”, composto di ad- e flare “soffiare”– il termine indica un soffio in senso spirituale. Un’ispirazione improvvisa, il momento in cui si viene pervasi da un estro creativo, che sfocia nella creazione di versi poetici particolarmente intensi.

Creazione e creatività, intenso spirito poetico
Il soffio è, di per sé, qualcosa che ci riporta all’atto della creazione per eccellenza, quella divina. Come si legge nella Genesi 2,7: «allora il Signore Dio plasmò l’uomo con polvere del suolo e soffiò nelle sue narici un alito di vita e l’uomo divenne un essere vivente».
L’alito di vita è spesso usato come sinonimo di resistenza, di sopravvivenza a oltranza. Si accosta alla religione e si ritrova in canti di celebrazione cristiana, intonati da milioni di fedeli ancora oggi:
E fino a che un alito di vita avrò
L'eterna Tua gloria ovunque dirò
Son Tuo, sei mio, Figliuolo di Dio
Più morte non temo
Sì, io T'amo Gesù
Da Io t’amo ineffabile (Inno 346), William Ralph Featherson, 1876

Afflato: un termine da utilizzare in determinati contesti
L’accostamento tra l’atto della creazione divina e quello dello spirito di creatività – nello specifico della creatività letteraria-poetica – è alla base del significato attuale del termine “afflato”. Cosa ci fa avvicinare al divino, maggiormente di ciò che può fare un intenso spirito poetico? Creare e ispirare, il concetto è il medesimo del “dare vita”: è interessante notare come la stessa etimologia del sostantivo “ispirazione” (e del relativo verbo) sia totalmente affine a quella di “afflato”, essendo composta dal latino in- e spirare, cioè “soffiare dentro”.
“Afflato” è una parola da utilizzare in determinati contesti, come qualcosa di prezioso che si può indossare in esclusivi eventi, nei quali si vuole ribadire che un’ispirazione, o una particolare riflessione, abbia origine da un intenso spirito poetico, da qualcosa che ci ricollega alla parte più mistica del nostro intelletto. Se un’idea per scrivere un racconto resta un guizzo, un impulso a comporre una lirica amorosa o un sonetto celebrativo della natura, invece, si può definire afflato.