Negli ultimi tempi è facile che tu abbia sentito parlare di una figura professionale chiamata ghostwriter. Per definizione il ghostwriter, lo scrittore fantasma, si occupa di tradurre in parole l’idea di qualcun altro rendendola, dietro compenso, un libro, un articolo, un saggio – qualunque sia l’esigenza del committente.
Ghostwriter, definizione
Il ghostwriter è uno scrittore che presta la sua penna alle storie concepite da altre persone, che detengono quindi i diritti d’autore dell’opera. Questo accade perché, a volte, pur avendo chiara l’intuizione di ciò che si vuole raccontare o l’esigenza di comunicare sotto forma di testo una propria esperienza, non sempre si ha tempo o modo per mettere sul foglio ciò che si ha nella testa.
Chiariamo fin da subito che non c’è niente di male nell’affidarsi alla figura professionale del ghostwriter, anzi, spesso è il modo migliore per entrare in contatto con se stessi e il pubblico, presentando un libro di qualità che esprima in modo più che dignitoso il proprio pensiero.
Per comprendere cosa fa un ghostwriter, però, è molto più semplice procedere per negazioni, quindi ti dico fin da subito cosa NON fa.
Ghostwriter, cosa non fa
Non si attribuisce la paternità dell’opera che ha scritto
Prima di iniziare a scrivere la storia di un’altra persona, il ghostwriter firma un contratto di segretezza che lo obbliga a mantenere il completo riserbo circa il suo cliente e il romanzo di cui si sta occupando.
Perché accade questo? Semplice: il ghostwriter non scrive per la gioia del proprio ego ma per rispondere al bisogno del cliente. Per quanto una storia possa essere realizzata magnificamente, l’idea alla base è proprietà di chi l’ha concepita. Non avrebbe senso, dunque, vantarsi di un’intuizione altrui.
Non sovrasta l’autore
Si parla spesso di voce autoriale. In questo senso, il ghostwriter è una specie di camaleonte vocale. Che significa? Che deve mettere in secondo piano la propria identità di scrittore per dare voce a quella del cliente, l’autore dell’opera.
Il committente deve potersi riconoscere nelle parole scritte dal ghostwriter, perché è giusto che riveda nel testo la propria personalità tradotta in parole.
Non impone le sue scelte stilistiche
Quello del ghostwriter è un mestiere che si basa in particolar modo sull’ascolto e sull’interpretazione del prossimo. Consigliare una soluzione narrativa piuttosto che un’altra è lecito, confrontarsi sullo svolgimento della storia per quanto riguarda la gestione del punto di vista e degli elementi di trama è necessario purché rimanga un confronto.
Non bisogna dimenticare che scegliere di raccontare la propria storia è un atto di coraggio e che ci vuole delicatezza nell’approcciarsi agli autori. Come l’editing, anche il ghostwriting è un lavoro di maieutica: tira fuori pensieri ed emozioni che l’autore ha già dentro di sé e che deve sentirsi libero di poter esprimere.
Imporre il proprio pensiero rischia di inibire l’autore e compromette il buon risultato finale.
Non giudica
Il ghostwriter non è un padre confessore, è vero, ma al contempo con l’autore deve instaurare una sorta di intimità, una commistione di magia e confidenza necessaria a creare il dinamico duo che darà origine al romanzo.
Per fare in modo che ciò accada, però, l’autore deve sentirsi al sicuro e avere fiducia che le sue parole non saranno mai travisate o messe in discussione, specialmente quando il testo che ha in mente affonda le radici in un’esperienza personale.
Il ghostwriter non è pagato per il suo giudizio ma per la sua capacità di traduttore di idee ed emozioni, ha il dovere di creare per il suo cliente uno spazio sicuro in cui poterlo ascoltare, senza chiusure.
Non si improvvisa scrittore
Attenzione, autore, questo consiglio è fondamentale: quando cerchi un ghostwriter non trascurare il fattore umano è importante, è vero, ma lo è anche farti un’idea professionale della persona con cui lavorerai.
Assicurati che il ghostwriter con cui scegli di collaborare sia un professionista; abbi cura di verificare le sue credenziali, magari con una piccola prova di testo e un preventivo. Questo servirà a te per essere sicuro che la persona a cui affidi la tua fantasia sia seria e non un ciarlatano qualsiasi che improvvisa un mestiere perché di moda.
Abbiamo visto come il mestiere del ghostwriter richieda un perfetto equilibrio tra doti relazionali e professionali. Il ghostwriter dà definizione alle storie degli altri, è un professionista i cui mezzi sono la penna e l’empatia.
Proprio in virtù delle sue capacità relazionali e lavorative, rivolgersi a questo specifico tipo di professionista dell’editoria può essere l’inizio di un’edificante esperienza personale.