A Verona un’esposizione di abiti per mettere a nudo lo stupratore, non la vittima
Una mostra contro la violenza sulle donne è l’evento promosso dall’associazione per la prevenzione del femminicidio Isolina e… in collaborazione con Amnesty International Verona, nell’ambito delle iniziative per l’8 marzo dell’Assessorato Pari Opportunità del Comune di Verona.
Nel bellissimo loggiato del palazzo della Gran Guardia, situato in Pazza Bra, saranno in mostra gli abiti indossati dalle vittime di stupro al momento dell’aggressione. Esili strutture in legno sostengono le grucce cariche di significato che smascherano con la loro semplicità l’inadeguatezza e la ferocia della domanda comunemente rivolta alle vittime: «Com’eri vestita?»
Jeans larghi, pantaloni a sigaretta, maglioni a collo alto, semplici felpe con il cappuccio, abiti a tubino, gonne scozzesi o a fiori, un tailleur, un camice da lavoro… Una moltitudine eterogenea di indumenti comuni e proprio per questo così significativi: nessun abito o accessorio può essere considerato un consenso.
Al fianco di ogni gruccia un semplice foglio bianco riporta il racconto della donna che li ha scelti e indossati per quella che pensava sarebbe stata una giornata normale o addirittura un’occasione felice e si è rivelata invece una delle peggiori esperienze della sua vita. Ogni foglio è un colpo al cuore, ogni storia è una ferita aperta.
L’obiettivo della mostra è quello di sottolineare ancora una volta la necessità di contrastare il pregiudizio comunemente racchiuso nell’espressione «se l’è cercata» di cui una donna vittima di violenza è spesso il facile bersaglio. Il supporto alla campagna #iolochiedo di Amnesty International sul tema del consenso mira a sensibilizzare l’opinione pubblica su questo tema, e a prevenire le violenze di genere attraverso l’informazione.
La mostra rimane aperta al pubblico dalle ore 10.30 alle ore 17.30, dal 5 al 10 marzo, a esclusione del sabato e della domenica per le disposizioni anti Covid.
Per informazioni: http://www.isolinae.it/