Quando si entra nel mondo del lavoro, non è detto che questo arrivi subito. Sarebbe bello se così fosse ma, purtroppo, prima di trovare un impiego è necessario passare per il terribile percorso che è l’invio dei CV, colloqui, e preghiere.
Uno degli elementi fondamentali per proporsi a un’azienda o a una società è la lettera di presentazione, soprattutto se si parla di candidatura spontanea.
Scrivere una efficace lettera di presentazione
Molti ritengono superflua la lettera di presentazione e non pensano serva allegarla nella propria candidatura: non è così.
Una lettera di presentazione, infatti, mostra innanzitutto che il candidato tiene a quella posizione, abbastanza da volere che l’azienda che sta contattando legga qualcosa sulla sua persona.
In più, un CV, per quanto ben fatto ed esaustivo possa essere, fornisce solo una sequela di dati e informazioni: una volta letto, non si sa esattamente con chi si sosterrà un eventuale colloquio. Va tenuto conto anche del fatto che le aziende ricevono centinaia di CV e in qualche modo, quindi, bisogna distinguersi.
Gli step da non dimenticare
In una lettera di presentazione è necessario chiarire fin da subito per quale posizione ci si sta candidando e il modo in cui si è venuto a sapere di quella determinata opportunità, o di quella specifica azienda.
In seguito, si passa a descrivere, in circa una decina di righe, le proprie esperienze lavorative e le hard skill, vale a dire le qualità tecniche che si possiedono e si sono sviluppate nel corso della propria carriera.
E se non se ne hanno? In quel caso è importante sottolineare la propria idoneità per quella particolare posizione, evidenziando i propri pregi.
Infine, come terzo step, si parla di se stessi: che tipo di persona si è, le proprie qualità, comunicando le soft skill, ovvero le capacità personali, come il problem solving o l’attitudine a lavorare in team.
In conclusione, si ringrazia per l’attenzione e ci si mostra disponibili per essere eventualmente ricontattati.
Perché questo avvenga, è fondamentale lasciare i propri contatti ben in evidenza!
Specifici è meglio
Quando si scrive una lettera di presentazione, la prima cosa che si scrive è il destinatario. Nella maggior parte dei casi ci si rivolge alla società per cui ci si sta candidando, ma un ottimo modo per attirare l’occhio del recruiter è identificare direttamente il responsabile delle risorse umane, se ne si conosce il nome, o il nome del dirigente.
Così facendo, si dimostra di avere fatto delle ricerche e che quell’azienda non è una delle tante a cui si è mandata la candidatura tanto per.
Brevi, ma esaustivi
Una lettera di presentazione non deve essere un tema: il dono della sintesi è importante. Indicativamente, una lettera è lunga al massimo 15 righe, all’interno del quale si deve condensare tutto quello che c’è da dire. Impresa difficile, ma non impossibile!
Curare la punteggiatura
La forma è tutto: prima di inviare la lettera di presentazione, è buona cosa rileggerla almeno un paio di volte, o farla controllare da un amico, per una seconda occhiata. Errori di punteggiatura o di battitura, infatti, potrebbero far pensare al recruiter che non si ha avuto affatto cura nello scrivere la lettera, e questo non andrà certo a favore del candidato.
Originalità
Non si deve avere timore di essere originali: tra decine di CV, il proprio deve spiccare. Per questo, senza eccedere, potrebbe essere una buona idea mettere qualche curiosità nella vostra presentazione, inserendola in modo tale che risulti una qualità, per esempio un hobby particolare e insolito come il tiro con l’arco.
Anche se sembra semplice, una lettera di presentazione richiede davvero una giusta attenzione. Su internet è possibile trovare diversi modelli a cui aspirarsi, più o meno creativi. Detto questo, buona fortuna!
Francesca Pantieri