Grazie agli investimenti e ai passi da gigante fatti verso il digitale, l’editoria diventa sempre più dinamica e apre nuove prospettive, andando oltre i vecchi schermi. Lavorare nell’editoria digitale diventa, quindi, un’opportunità in più per molti professionisti del settore. Per chi lavora già o si approccia per la prima a questo mondo, ecco dei consigli per lavorare in editoria.
Consigli: come iniziare a lavorare in editoria
Il primo passo è chiedersi di cosa ci si vuole occupare. Essere un editor, un traduttore, un redattore o un ghostwriter? Qualunque sia la scelta, ognuna di queste professioni richiede una preparazione adeguata. Il percorso di formazione non è univoco: si può essere laureati, specializzati, avere un master oppure no. Non ci sono solo percorsi universitari per lavorare in editoria. A fare la differenza sono i corsi sul settore scelto e sulla scrittura. Anche se quest’ultima può sembrare lontana dalla professione scelta, non bisogna mai ignorare l’esigenza di diventare un lettore più attento e mirare a una preparazione completa. Other Souls propone corsi finalizzati allo scopo: scrittura di romanzi fantasy, storici e scrittura online per lavorare in editoria.
Iniziare a collaborare
L’editoria digitale è un’innovazione sul mercato italiano e internazionale, cambia le logiche di mercato e lotta contro gli sprechi di carta concentrandosi sugli audiolibri ad esempio, e tramuta il passato settore in qualcosa di nuovo, come l’editoria green. Lavorare nell’editoria digitale agevola anche gli incontri e le collaborazioni. Non serve più bussare alla porta di un editore o di un’agenzia con il curriculum cartaceo in mano. Il vero CV non è un pezzo di carta, ma una prova concreta delle proprie capacità. Per lavorare in editoria è importante farsi conoscere, e l’online ne è la chiave. Blog e social sono un punto cardine per esprimere la propria professionalità e mostrare se stessi. Quando la passione chiama, bisogna rispondere sempre con la formazione. Per acchiappare le occasioni serve un pizzico di coraggio, altrimenti i desideri scappano di mano.