In un momento in cui il tempo da trascorrere in casa cresce in base alle specifiche restrizioni, il libro si rivela un ottimo strumento non solo di evasione
L’Italia cambia colore a settimane alterne. Si va dal giallo tenue al rosso fuoco, passando per l’arancione. Ciò che resta uguale, invece, sono le prescrizioni del governo: le raccomandazioni a passare più tempo possibile in casa e a ridurre i contatti sociali.
Il diktat – o forte raccomandazione – dello stare in casa
È esattamente il contrario di ciò che ci hanno sempre detto, tutti: medici, istruttori di fitness, parenti, amici e spot pubblicitari che, fino a qualche mese fa, non facevano che ricordarci come fosse possibile uscire in qualunque condizione fisica, poiché non poteva certo essere un principio di raffreddore a “bloccarci”, e nemmeno i dolori lancinanti causati dal ciclo mestruale. Improvvisamente, invece, stare a casa è divenuto sinonimo di responsabilità/buon senso/rispetto del prossimo e via discorrendo, in un elenco di meriti che fino a ieri connotavano semplice pigrizia.
Leggere sì, ma cosa?
Ma una volta a casa, sul divano e con tanto tempo a disposizione, cosa fare? O meglio: cosa leggere? Il primo input – nell’ottica del “pensare positivo” – che si è acceso nel cervello di molti è stato quello di approfittare della suddetta condizione per leggere e approfondire tutto ciò che si era rimandato in epoche più o meno passate. Quello che segue è quindi un elenco di letture suggerite in cui immergersi in periodi di stand by imposti.
1. Identikit del Novecento a cura di Paolo Sorcellini, Donzelli Editore.
Un libro che aiuta a capire il mondo, diviso in argomenti che riguardano la storia recente: guerre affrontate e subite, trasformazioni sociali, modi di amare, modi di far politica, condito da un’analisi sugli stili di vita di un secolo complesso e ricco di eventi. Capire la storia è fondamentale in alcuni momenti in cui le nostre certezze vacillano e tutto ciò che pensavamo di aver compreso inizia ad assumere altre forme. Un saggio scritto a più mani che ci accompagna fino agli anni Novanta, offrendo un quadro esaustivo.
2. Vita liquida di Zygmunt Bauman, Editori Laterza.
Un saggio di uno dei più influenti pensatori al mondo, coniatore della definizione “modernità liquida”. Un libro che aiuta a fare chiarezza sui tanti aspetti che caratterizzano i tempi attuali, resi ancora più criptici dalla pandemia, come lo stress, la paura sociale e individuale, le fragili relazioni – a rischio sfacelo – e l’incertezza provocata dalla convinzione di non essere mai al passo con gli altri, con i “primi”. Una lettura illuminante che fornisce strumenti validi per capire qualcosa di più di questo momento storico.
3. Fiabe da Antonio Moresco di Antonio Moresco, SEM – Società Editrice Milanese.
Le favole viste con l’occhio attento e indagatore di un grande narratore. Moresco sviscera e commenta fiabe come “Barbablù” di Charles Perrault e “Le scarpette rosse” di Christian Andersen. Ogni fiaba contiene un messaggio interpretabile a seconda del momento nel quale si legge e, allo stesso tempo, racchiude in sé la saggezza popolare che emerge nella morale di ciascuna di esse. Utile quando si ha bisogno di ritrovare una strada anche dal punto di vista dell’etica. Cosa è giusto e cosa è sbagliato, atavicamente?
4. Una stanza piena di gente di Daniel Keyes, Editrice Nord.
Mentre si è soli in una stanza – invitati fortemente a ritrovare se stessi dalle condizioni epidemiche – può capitare che la mente si affolli di dubbi, congetture e caos. Tutto appare talmente ingarbugliato che, seppur non si possa fisicamente agire, l’intero movimento del mondo pare riversarsi nel proprio cervello. La storia vera qui raccontata è quella di Billy Milligan, uomo nella cui mente convivono ventiquattro personalità differenti o – per dirla con le parole dello stesso Milligan – ventiquattro “persone”. Keyes, laureato in Psicologia, ci trascina in un vortice tale che, in un certo senso, ci fa sentire tutti più normali. Oltre che per l’affascinante questione medica affrontata, vale la pena leggere questo libro per la delicatezza con cui l’autore riesce a raccontare una storia non semplice.
5. Ogni volta che mi baci muore un nazista di Guido Catalano, Rizzoli.
In un’ipotetica divisione degli orari a disposizione per la lettura, la raccolta poetica di Guido Catalano si colloca in tarda serata. Un libro da tenere sul comodino che aiuta a concludere con un sorriso la giornata, nonostante tutto. Un pizzico di ironia rende la raccolta fruibile anche a chi non è avvezzo a tale genere.