Le nuove poesie del poeta di Instagram sono appena arrivate in libreria
Scrittore e cantautore poco più che trentenne, Gio Evan deve la sua fama repentina a Elisa Isoardi che sui social ha utilizzato una sua frase per annunciare la fine della relazione con Matteo Salvini. Da allora un tam tam mediatico lo ha portato in breve tempo ad essere conosciuto dal grande pubblico. Giovanni Giancaspro, questo il suo vero nome, è nato a Molfetta nel 1988 ed è cresciuto a Gubbio; soprannominato il poeta di Instagram, è passato dai post sui social a pubblicare le sue sillogi con Rizzoli.
Ha partecipato all’ultima edizione del Festival di Sanremo, condotta da Amadeus, nella categoria Big. La sua canzone Arnica è una ballata fatta di nostalgia, emozioni e ricordi.
E volo con la testa tra le nuvole
Ma vedessi il cuore quanto va più in alto
E non voglio dimenticare niente
Però fa male ricordarsi tutto quanto.
“Arnica”
La sua poetica
I suoi versi dalle infinite sfumature e i suoi aforismi hanno affascinato il popolo di Instagram. Artista poliedrico, ripropone un panorama emotivo complesso con parole semplici e insoliti accostamenti di idee. Nel suo libro Ci siamo fatti mare la sua l’introduzione chiarisce immediatamente il suo intento:
Amo i libri che iniziano subito.
La frase che ha scelto per dedicare il libro alla madre è di Pierre-Auguste Renoir: “Una mattina, siccome uno di noi era senza nero, si servì del blu: era nato l’impressionismo”.
Gio ama definire le sue poesie metafisiche o sciamaniche; filosofia, ironia e romanticismo sembrano essere gli ingredienti base, ma con la sua personalità eclettica non è possibile dare nulla per scontato. Qualcuno ha definito la sua scrittura perfino surreale, ma in realtà i voli pindarici delle sue parole riportano sempre uno spaccato di vita così vero da arrivare a toccare le corde emotive del lettore.
La poesia da cui prende il titolo la raccolta ha l’onore di introdurre tutte le altre; Ti fai del mare da sola ed è un esempio perfetto della poetica di Gio Evan.
…
mi piace
che ti pensi che ti ascolti che ti parli,
mi piace che ti rivolgi
che ti rivolgi a te, dentro,
che ti metti sottosopra
ogni volta che non riesci a mettere
i piedi per terra
che ti dichiari guerra in santa pace
che sospiri ogni volta
in cui il respiro non basta a descrivere
una situazione
mi piace
che non hai paura di restare sola
che sai stare in mezzo a qualsiasi folla
senza perdere la direzione delle tue scarpe
e che ti allontani quando la tua danza
non coincide con i passi del mondo
mi piace
che a volte
ti fai del mare da sola