Dal 7 all’11 febbraio, tutti incollati al televisore: torna Sanremo, il Festival della canzone italiana condotto da Amadeus. Grandi nomi della musica, ospiti d’eccezione e splendidi duetti caratterizzano gli appuntamenti al teatro Ariston e, negli ultimi anni, c’è un motivo in più per seguire la competizione: il FantaSanremo.

FantaSanremo, cos’è
Il FantaSanremo è un gioco basato proprio sul Festival della canzone italiana. Ogni giocatore, sulla base degli artisti in gara, investe una quantità di soldi virtuali, i Baudi, per formare una propria squadra di cantanti che prendono o perdono punti sulla base delle azioni che compiono sul palco. Un meccanismo affatto strano se si pensa alla versione calcistica di questo gioco.
Dunque, il FantaSanremo è una gara nella gara, dove più che mai occorre fare attenzione alle parole e ai gesti per guadagnare punti e portare la propria squadra alla vittoria.
FantaSanremo, un nuovo modo di guardare il Festival
Negli anni, il FantaSanremo ha attirato più curiosità di Sanremo stesso, dando anche ai telespettatori quella spinta competitiva necessaria a resistere per tutta la durata del programma. Ne parlano in un’intervista per Other Souls i creatori di FantaSanremo.

«Probabilmente il FantaSanremo ha cambiato il modo di guardare il Festival introducendo una modalità di fruizione non più tradizionale ma basata sulla second screen experience, per la quale ogni persona vede Sanremo sul proprio televisore ma anche controllando il cellulare, il tablet o il computer per vedere quello che succede alla propria squadra del FantaSanremo e interagire sui social media» spiegano Quelli di FantaSanremo. «Quindi se prima si guardava il Festival di Sanremo solo per un determinato artista o per i propri pupilli, adesso si guarda un po’ per tutti quanti gli artisti e per tutto quello che può succedere durante la settimana perché ci sono i cantanti della tua squadra ma anche quelli della squadra avversaria. Si guarda con molta più attenzione il Festival di Sanremo e tutti i suoi piccoli particolari. In più c’è un buon motivo per rimanere sveglio fino alla fine per vedere tutti gli artisti in gara».
FantaSanremo, la creazione di una comunità in tempi di pandemia
FantaSanremo nasce e si sviluppa per restare vicini, per avere la sensazione di ‘gruppo’ anche quando gli assembramenti erano strettamente vietati. Che da un semplice gioco si siano formate vere e propria comunità è un fatto straordinario che traduce il bisogno umano di contatto. Un contatto che i fantallenatori cercano ogni giorno. L’avere dall’altro lato uno staff presente e vero, partecipe, ha contribuito all’aumento esponenziale delle squadre in gioco e, dunque, alla crescita di questa comunità FantaSanremese.

«Non pensavamo di raggiungere questo traguardo, questi numeri e tutto questo amore da parte dei fantallenatori. Ci siamo accorti che abbiamo creato una sorta di comunità. Ce ne rendiamo conto quotidianamente dai nostri social; dall’amore che le persone ci mandano con un tweet, con un commento su Instagram con un messaggio in DM; con i regali che ci arrivano al Bar Papalina e con tutto quello di straordinario che è successo in questi due anni» raccontano Quelli di FantaSanremo.
«Probabilmente il Covid ha influito moltissimo in questo perché quando tutti erano a casa chiusi ci si trovava insieme con un cellulare in mano e si parlava del Fantasanremo, della propria squadra, dell’esibizioni dei cantanti, dei bonus e dei malus, eccetera».
Chiave, nel contesto, il ruolo giocato dai social, all’interno della comunicazione. Questo è cresciuto. infatti, in maniera esponenziale e permette alle persone di creare un contatto con quelli che diventano, giorno dopo giorno (e grazie a una immensa gentilezza) nuove persone con cui condividere esperienze.
FantaSanremo e il supporto dall’Ariston
Il progetto FantaSanremo è piaciuto così tanto che, inaspettatamente, ha trovato una voce autorevole pronta a rappresentarlo anche sul palco del teatro Ariston: Gianni Morandi. Quando si parla di riconoscimenti, avere un pionere della canzone italiana che mostra apprezzamento è sempre qualcosa di estremamente gratificante.

«Sicuramente è stata una sorpresa e un grandissimo onore. Ad aprire le porte, in tutti i sensi, l’anno scorso è stato Gianni Morandi che al termine della sua prima esibizione, durante la prima serata del Festival, ha urlato FantaSanremo. A chiudere una settimana memorabile è stato un insospettabile Massimo Ranieri, con il suo Papalina pronunciato davanti ad Amadeus» ricordano Quellidi FantaSanremo.

«È stato bello perché siamo riusciti a coinvolgere tutti gli artisti: dai giovani ai mostri sacri della musica italiana passando per lo stesso Amadeus che, durante la conferenza stampa del giovedì mattina, ci ha dato la sua benedizione. È stata una sorpresa sia per noi che per il gioco in generale. Il regolamento infatti non prevedeva un coinvolgimento attivo degli artisti fino al punto raggiunto lo scorso anno. Questa cosa ha comportato una “rivoluzione” nel regolamento di quest’anno che è stato modificato proprio per evitare che gli artisti coinvolti in prima persona possano influenzare così tanto il FantaSanremo, urlando parole e facendo gesti che portano tanti punti e magari falsare il risultato».
E a proposito del FantaSanremo di quest’anno: un piccolo recap e qualche consiglio dagli esperti
«Il regolamento è diviso fondamentalmente in due parti. Una “meritocratica”, assegnata in base alla posizione in classifica, ai vari premi della critica o a una eventuale standing ovation ottenuta da una esibizione, e un’altra parte un po’ più ludica, scanzonata e divertente, quella che ci rappresenta di più, per capirci; quella delle cazzate. E quindi le scapezzolate, gli artisti scalzi con gli occhiali da sole, la caduta dalla scala, fino ad arrivare ai bonus più assordi e irrealizzabili come l’artista arrestato durante la settimana del Festival».

Tante azioni, tanti artisti in gara. Non si sa davvero quale scegliere per la propria squadra, forse anche nella speranza che compia le azioni più sconsiderate ma redditizie in termini di punteggio. Per questo gli esperti hanno deciso di elargire qualche piccolo consiglio.
«Gli artisti più selezionati sono Tananai, Rosa Chemical e Ariete mentre i capitani più selezionati sono lo stesso Tananai, Marco Mengoni e Ultimo. Per ora quindi l’artista più ambito è Tananai. Probabilmente perché è l’unico reduce dello scorso anno e proprio per questo è stato scelto per l’esperienza nel gioco e per la simpatia mostrata».
E tu? Hai scelto la tua squadra?
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